giochi per neonati

Giochi per neonati: i migliori per un bambino piccolo

Giochi per neonati

Che cosa si può fare con un neonato o poco più? Come intrattenerlo in modo intelligente? Esistono alcuni giochi, semplici e divertenti, adatti a favorire e stimolare lo sviluppo del bebè da 0 a 12 mesi. Nei primi mesi di vita, ogni giorno, il bebè taglia innumerevoli traguardi sotto gli occhi amorevoli di mamma e papà. La sua graduale acquisizione di nuove competenze passa anche attraverso la relazione con l’adulto. Per questo è importante offrire al bimbo la possibilità di sperimentare (attenzione anche a vestirlo in modo comodo!) rispettando, però, le sue naturali tappe motorie.

Giochi

Proprio il movimento e la scoperta di quello che può fare con il suo corpo rappresentano per ogni piccolo la sfida principale durante il primo anno di vita. Per questo è così importante non costringere il bimbo tutto il giorno dentro seggiolini, box, lettini con sbarre che lo limitano. È invece opportuno stimolarlo con semplici giochi e attività.

Il gioco con lo specchio
Tra gli infiniti cambiamenti che comporta la vita con il neonato, al neo-genitore potrebbe sfuggire l’importanza di metterlo, da sveglio, nella posizione prona e fare con lui delle semplici attività. È fondamentale perché stare a pancia in giù incoraggia il movimento e stimola le vie cerebrali. Tra l’altro, facilita anche il drenaggio dei dotti tra le orecchie e il naso che si ostruiscono abbastanza facilmente causando infezioni alle orecchie. A raccomandarlo è Margaret Sassé, esperta di prima infanzia e fondatrice dell’organizzazione Toddler Kindy GymbaROO. Un’idea semplice e divertente è appoggiare uno specchio davanti al bebè mentre lui è a pancia in giù, sul lettone o su un morbido tappeto. Giocate con la sua immagine e la vostra per qualche secondo. Il piccolo fa fatica a sollevare la testa, quindi è opportuno non allungare i tempi del gioco.

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Giochi per bambini

Sul tappeto con i giochi da afferrare
Nei primi mesi di vita, secondo Elena Balsamo, pediatra ed esperta del metodo Montessori, il bebè non ha bisogno di troppe cose. È invece una buona idea creare un angolo con un materassino basso di gommapiuma, una vecchia trapunta o un tatami dove lui possa muoversi liberamente in completa sicurezza. Qui è opportuno collocare alcuni oggetti come un foulard, qualche sonaglino, un giochino in legno e un attrezzo di uso domestico, tipo un cucchiaio che il piccolo può mettere in bocca tranquillamente.

Per giocare con il piccolo, avvicinate gli oggetti, senza metterli direttamente nelle sue mani, in modo che possa esercitare il coordinamento dei movimenti necessari per afferrare da solo l’oggetto. Riuscire nell’impresa è una grande soddisfazione per ogni piccolo e osservare i suoi progressi lo è anche per il genitore.

Che giochi

Filastrocche e canzoncine sono preziose per stimolare e rassicurare ogni bebè già dalle prime settimane di vita (non a caso, tutte le culture hanno un vasto repertorio di ninne, canzoni e filastrocche). Cantare o recitare parole in rima al piccolo favorisce lo sviluppo del linguaggio ed è anche un’occasione per allenare movimento e ritmo effettuando la stimolazione senso-motoria. Intorno ai due-tre mesi (ma è divertente per il bimbo anche dopo), è possibile mettere in scena una filastrocca semplice, accompagnandola con una serie di movimenti, dolci e lenti.

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Giochi per bambini piccoli

Esistono tanti giochi per bambini piccoli. Oltre al già citato tappeto per bambini, esistono tanti giochi interattivi che permettono di sviluppare le loro attività cognitive. Attorno al decimo mese il tuo bambino sviluppa un’importante capacità, la permanenza degli oggetti: ovvero la consapevolezza che un oggetto, anche se è stato nascosto, c’è, è ancora presente. Per questo motivo gli piace giocare a nascondino. Quando papà giocando a nascondino si nasconde dietro la schiena di mamma, e fa sentire la sua presenza dicendo “cu-cu”, lui c’è, anche se non lo si vede. L’attesa di ritrovarlo, il bimbo la commenta con un gioioso “là!”. Assieme alla capacità di afferrare, il piccolo inizia a mettere insieme fra loro blocchetti di legno. Capisce che si possono inserire l’uno nell’altro. È magnifico inoltre lanciare le palle di stoffa, oppure farle rotolare avanti e indietro. Osserva interessato le cose che spinge dal tavolo e copia gli adulti. Capisce il significa di determinate frasi come “Il biberon arriva subito”.

Bambini neonati

Esistono giochi anche per bambini neonati? Quali sono i regali adatti per neonati? Dopo il primo mese il bambino non è ancora in grado di cambiare la posizione sdraiata. Però riesce a sollevare la testolina per alcuni secondi. Le manine sono strette a pugno e si avvinghia a tutto. Ma proprio a metà del secondo mese la maggiore parte dei piccoli vive una spinta nello sviluppo. Le manine sono più spesso aperte. Riesce a stringere un sonaglio o un oggetto facilmente impugnabile per ben mezzo minuto sicuro nella manina. Ascolta interessato i diversi rumori come campane, sonagli, campanelli e telefono.

Col primo gioco il tuo bimbo si divertirà da solo. Un anello per dentizione o un sonaglio sono le cose migliori. È importante tuttavia che il giocattolo sia leggero e non presenti angoli e spigoli. E poiché infila in bocca tutto ciò che gli capita tra le mani, bisogna fare attenzione che nulla possa essere inghiottito oppure che lo possa ferire. Il giocattolo deve anche essere facilmente lavabile.

Prima infanzia

Nella prima infanzia, anche il bagnetto può essere un momento di divertimento per il piccolo.

L’acqua calda ha un effetto molto rilassante sul neonato, quindi il momento migliore per questo ritorno al suo ambiente naturale (il grembo materno) è la sera, prima della nanna. E intorno ai 3-4 mesi il bagnetto si può trasformare in una routine accompagnata dal divertimento. Potete mettere i primi giochini di gomma nell’acqua e aggiungere tante spugnette di forme e colori diversi per stimolare la vista e le sensazioni tattili del bimbo.

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Musica per neonati

La musica è una cosa fondamentale e ultimamente ha assunto anche un valore terapeutico. Proprio la capacità di recepire il ritmo è il tema di un recente studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, un’autorevole rivista scientifica. In base alle ricerche effettuate su neonati in Ungheria e nei Paesi Bassi, si è arrivati a stabilire che il senso del ritmo è una caratteristica intrinseca del cervello umano. I bambini di due o tre giorni di vita sottoposti all’esperimento hanno ascoltato musica in cuffia mentre erano addormentati. Contemporaneamente venivano misurate le loro risposte encefaliche. Lo studio ha evidenziato la dote innata del cervello umano di reagire alla ritmica musicale, individuando le battute in sequenze sonore ritmiche, percependo le variazioni e in molti casi arrivando ad anticipare le note. Ascoltare la musica aiuta i bambini a dormire, a rilassarsi e anche a sviluppare il senso del ritmo.