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Donne che partoriscono: tutto sul parto naturale

Donne che partoriscono

Tutte le donne in gravidanza creano nella loro mente una sequenza perfetta di come sarà il loro parto. Però, spesso e volentieri, ad avere il sopravvento sono i pensieri negativi che progrediscono settimana dopo settimana; pertanto, molte sono le donne che arrivano all’ambulatorio di gravidanza a termine con l’idea che la nascita sarà un disastro. In realtà a fare la differenza è l’informazione che si ha durante la gestazione; donne informate sono altamente più potenti e consapevoli delle proprie capacità.

La futura mamma gode di un dono chiamato autodeterminazione. La Costituzione Italiana garantisce, in realtà, a ogni individuo la possibilità di scegliere sulla propria salute. Se si pensa alle donne che partoriscono loro possono e devono avere potere decisionale su moltissime situazioni correlate al benessere loro e dei loro piccoli: il professionista che segue la gravidanza, la modalità di travaglio, di parto e soprattutto di vivere in puerperio la propria maternità come preferisce.

 

Il parto è di gran lunga il momento più temuto ma anche più desiderato nella vita di una donna. Ognuna possiede desideri ed aspettative che spera di vedere realizzate quando il feto deciderà che è arrivato il momento di affacciarsi al mondo. Le domande sulla nascita sono tantissime, e spesso c’è tanta disinformazione, ma l’importante è incoraggiare i futuri genitori a vivere con positività questo momento memorabile. La paura è normale, perché ci si avvia verso qualcosa che non si conosce; o peggio si conosce attraverso le esperienze soggettive di altre.

Ogni gravidanza e soprattutto ogni parto è diverso. Dal punto di vista endocrino ed emozionale ognuno reagisce in modo differente facendo prevalere ormoni su altri e quindi, per esempio, il sistema nervoso simpatico (super attivo) sul sistema nervoso parasimpatico (di stasi) o l’adrenalina sulla noradrenalina. Non c’è una scienza esatta su come sarà il parto. Si possono prendere in mano tutti i libri di teoria ostetrica e indagare i tempi di ogni periodo del travaglio (latente, attivo), del parto (dilatante, espulsivo) ma alla fine ogni donna va curata per quelle che sono le sue caratteristiche specifiche e le sue esigenze particolari.

Parto naturale

Il parto naturale è quello che avviene per via vaginale; il meccanismo di azione è la contrattilità del muscolo uterino che spinge il piccolo all’interno del canale osseo materno. Si inizia con la fase prodromica di preparazione dove le contrazioni ancora sono molto irregolari e simili a mestruazioni; si comincia poi il travaglio vero e proprio quando le contrazioni si regolarizzano e la dilatazione del collo dell’utero prosegue. Arrivati alla dilatazione completa (dopo circa 6-8 ore in una primigravida) è il momento di spingere per garantire l’imminente nascita del bambino. I tempi ovviamente cambiano tra una donna che non ha mai partorito e una pluripara. Di norma, per rimanere in sicurezza, le Linee Guida invitano a non aspettare più di 12 ore; le ore salgono a 18 se mamma e figlio sono in salute.

Un elemento di disturbo nel parto naturale è il dolore. Esso ha una componente mentale che cambia con la predisposizione della donna a partorire, e una fisiologica dove le fibre nervose stimolano i recettori dolorifici. Il dolore resta una componente oggettiva ed è assolutamente possibile da vincere.

Parto

Il parto inteso come nascita può essere chirurgico: il taglio cesareo. Il cesareo, per definizione, è un intervento salvavita e non privo della stessa componente che spaventa nel parto naturale: il dolore. Per questo è fondamentale farne ricorso solo in tutte le circostanze di rischio. Sebbene la nascita sia indolore grazie all’anestesia spinale, la ripresa successiva resta lenta e a volte traumatica. Se è stato fatto un cesareo la prima volta, non è automatico che avvenga la seconda. Infatti, dopo già 16 mesi è possibile un VBAC (parto vaginale dopo taglio cesareo).

Nascita

Nascita

In qualunque modo avvenga il parto, la nascita resta un incontro bellissimo e l’inizio di una nuova vita. Gli psicologi suggeriscono di rendere questo primo approccio alla vita extra uterina il meno traumatico possibile, in quanto ciò influenza il resto dello sviluppo del neonato. La capacità di adattamento del bambino infatti dipende da quanto le nuove condizioni somigliano a quelle gravidiche; per questo è fondamentale garantire al piccolo il giusto calore, sia in termini di temperatura che di coccole.

Video parto

Il parto è visibile attraverso moltissimi filmati reperibili sul web. Molti di essi aiutano ad avere idea quasi realistica di come nasce un bambino; è giusto ricordare che non è detto che tutte le fasi visibili accadranno poi realmente. Il parto è imprevedibile, ma ci consente di prevenire molti eventi avversi se si riesce a contestualizzare ogni evento in base alle condizioni di salute della donna e del feto, che vengono costantemente monitorate. Ogni donna che partorisce ha una forza e un vissuto che affiora nel momento in cui si verifica la nascita del bimbo.

Non esiste un concetto assoluto di parto normale; ad esempio, se un bambino è podalico è normale che nasca con un cesareo, perché per via vaginale è meno appropriato. Quindi mai identificare il solo parto naturale come normale, perché si rischia di minimizzare il cesareo per tutte le giuste indicazioni che lo richiedono.

Infine, non esiste una guida su come partorire perché si potrebbe dire che basta spingere ma non è del tutto così. Di sicuro le spinte al momento giusto servono a far nascere il proprio bambino, ma è fondamentale anche non perdere di vista l’obiettivo e concentrarsi sul proprio benessere. È utile scegliere di farsi accompagnare dal partner, da un familiare o un’amica che supporti la mamma nelle sue difficoltà e che la guidi a trovare il suo personale modo di partorire.