travaglio parto

Dolore parto: cosa si prova per davvero

Dolore parto

Il motivo per cui il parto spaventa molto le donne consiste nelle sensazioni dolorose associate alle contrazioni del travaglio attivo ed i dolori del parto. Ecco perché le gestanti che vivono bene tutta la durata della gravidanza nell’ultimo periodo iniziano a risentire di questa paura di partorire e risulta essere importantissima la preparazione al parto da parte di un’ostetrica con cui la donna instaura un rapporto confidenziale e su cui sa di saper contare.

Travaglio

Il travaglio di parto consiste in una fase molto importante, che è stata preceduta dalle contrazioni prodromiche ed ancora prima dalle contrazioni preparatorie che sporadicamente fanno contrarre la muscolatura uterina, in queste fasi il dolore che corrisponde ad ogni contrazione è per lo più da associare ad una sorta di fastidio. Quello che nel gergo comune vengono definiti dolori o doglie sono quelli che si percepiscono da inizio travaglio fino alla fine del periodo espulsivo di un parto naturale.

Dolore

Il dolore del parto, o meglio le contrazioni da parto sono delle sensazioni da dover accogliere, perché il loro scopo è quello di far reagire la donna rendendola attiva e reattiva durante il travaglio ed il parto. Il dolore che si avverte durante il travaglio o il dolore del parto è una tipologia diversa da tutti gli altri dolori che si avvertono in genere.

Il motivo è semplice: esso è dovuto alle contrazioni e non ad una patologia, non deve essere curato perché ci permette di interagire con l’evoluzione naturale degli eventi riducendo i tempi del travaglio e aumentare notevolmente la possibilità di avere un buon esito del parto, nella maniera più naturale possibile senza conseguenze per mamma e bambino, intervenendo solo nei casi in cui è strettamente necessario un aiuto dal punto di vista medico, per complicazioni per mamma o bambino. Inoltre è un dolore ritmico, non continuo, debitamente separato da intervalli in cui è previsto un forte rilascio di endorfine.

Ogni intervallo è sufficiente a fronteggiare il dolore della contrazione successiva e recuperare subito dopo la contrazione avvenuta, nel corso della quale il picco di endorfine è sostituito da un picco di ossitocina. Quest’alternanza, se adeguatamente sostenuta mediante un’attenta assistenza ostetrica, è il modo migliore per poter affrontare un travaglio di parto, riducendo il dolore, il quale sarà gestito al meglio, ed accorciando i tempi.

dolore parto

Parto

Il parto prevede contrazioni sempre più ravvicinate con una durata maggiore per permettere alla donna di sfruttare al meglio il momento e spingere aiutando il proprio bambino a nascere nel minor tempo possibile. Allo stesso tempo prevede pause tempisticamente brevi ma particolarmente caratterizzate da un consistente rilascio di endorfine, che permette alla partoriente di essere avvolta da uno stato di rilassamento che va agevolato da chi la circonda, in modo da farle recuperare al meglio l’ossigeno e le forze.

Contrazioni

Le contrazioni del parto e quelle durante il travaglio sono differenti nelle caratteristiche, e variano con il variare della progressione fetale ed il livello di sopportazione della partoriente, è l’organismo stesso che le regola, ecco perché a meno che non ci sia una complicanza è bene assicurare alla donna un’assistenza ostetrica rispettosa della naturalità e del parto, ed è fondamentale che ogni donn asia consapevole, informata e rispettata nelle proprie scelte, perché al contrario di quanto si pensava in passato è la donna con il suo bambino la protagonista del parto ed assistere non significa imporre ad una donna inerme, ma proporre ad una donna consapevole del proprio corpo, degli avvenimenti del travaglio e del parto, delle conseguenze delle proprie decisioni e delle proprie capacità.

Nono mese di gravidanza

Quando l’attesa giunge al termine, al nono mese di gravidanza, anche la gestazione più tranquilla e vissuta bene subisce l’azione dell’ansia generata dalla gente che circonda la donna, che se si trova alla prima esperienza gestazionale è particolarmente suscettibile ai commenti e i pareri di chi le sta vicino. Da questo punto in poi anche una donna che si distingue di più per autocontrollo e sicurezza di se e le proprie capacità viene investita dalla paura di partorire, del dolore del parto, dei dolori.

Prodromo significato

Con il verificarsi delle contrazioni prodromiche questa paura di partorire si fa sempre più presente, ed è fisiologico che si abbia paura di qualcosa che non si conosce e soprattutto nei casi in cui si tiene particolarmente all’esito positivo e lieto della gravidanza. Ecco perché è bene rivolgersi ad una professionista della gravidanza, ovvero un’ostetrica come punto di riferimento per prepararsi ad affrontare il travaglio ed il parto sia dal punto di vista fisico che emotivo e mentale, e da poter consultare per essere informate e smentire eventuali commenti altrui che hanno aumentato ansie e paure.

Travaglio di parto

Arrivare preparate e consapevoli al momento di travaglio di parto e parto stesso fa un’enorme differenza nella gestione sin dall’inizio del travaglio degli avvenimenti che si susseguiranno e vivere al meglio questo magico momento che, non dimentichiamocelo, consiste nella nascita di un figlio.