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Come combattere l’obesità infantile? Pagando i bambini

È bizzarra e curiosa la soluzione proposta da alcuni ricercatori inglesi contro l’obesità infantile. Tam Fry, membro della Nation Obesity Forum, ha avanzato un’idea che, se effettivamente applicata, sarebbe geniale. Guai a chiamarla corruzione: la salute dei bambini vale il prezzo di una piccola ricompensa in denaro.

Pagare i bambini per fargli mangiare verdure: soluzione all’obesità

L’Huffington Post riporta quanto detto dal portavoce dell’associazione inglese. Secondo quest’ultima, dare una piccola somma di denaro ai figli potrebbe funzionare laddove preghiere e raccomandazioni hanno fallito. Fargli mangiare frutta e verdura in cambio di “una ricompensa tangibile permette loro di capire il valore del denaro e come risparmiarlo per il futuro“, aggiunge Fry.

Già nel 2016 uno studio dell’American Journal Health Economics aveva provato a ricompensare ottomila scolari con venticinque centesimi per ogni volta in cui avrebbero mangiato un pasto sano. Ne è emerso che il consumo di frutta e verdura sia raddoppiato tra i bambini che ricevevano il denaro.

Tuttavia alcuni psicologi evidenziano come un comportamento del genere non giovi ai bambini. Alla lunga potrebbe provocare effetti negativi sul rapporto del bimbo con il cibo. L’esperta Susie Orbach spiega che facendo una questione sul cibo buono o salutare, alla fine si “produce uno stato d’ansia. Dovremmo semplicemente mangiare bene, quando siamo affamati“.

Esistono quindi altri metodi alternativi per invitare i più piccoli a mangiare in modo sano. Un altro studio inglese ha dimostrato che far assaggiare ad un bambino lo stesso cibo per almeno dieci volte farà in modo che alla fine il bambino ne vorrà ancora di più.

L’efficacia di questi trucchetti è ancora controversa. Il cercare continuamente sotterfugi per nascondere la verdura ai bambini potrebbe indurli, implicitamente, a fargli pensare che sia davvero qualcosa di cattivo. “Una cosa molto più furba sarebbe insegnare ai bambini a diventare adulti che scelgono coscientemente di mangiare la verdura, di propria iniziativa“, suggerisce Bee Wilson, scrittore specializzato di cucina.