Parto prematuro

Bambini prematuri

Bambini prematuri: cosa sapere

Si parla di bambini nati prematuri quando la nascita avviene prima del previsto, ovvero prima della 37+6 ws di amenorrea, superata questa settimana di gestazione i bambini che nascono vengono definiti “a termine”, quelli che superano il termine sono “post termine”, per l’appunto.

Il parto prematuro è un fenomeno in crescita attualmente e per questo motivo sono state messe in pratica una serie di misure preventive, perché dal momento in cui si ha una nascita prematura, a seconda della settimana gestazionale in cui ci si trova, e del tipo di intervento messo in atto, con la giusta tempistica, si può dover fronteggiare una serie di complicanze che possono essere risolte oppure, soprattutto per i bambini che nascono molto prima del termine, possono portare a problemi fisici o funzionali con cui il bambino deve imparare a convivere, a meno che tali complicanze non mettano a rischio la vita del neonato.

I neonati prematuri vengono accompagnati gradualmente ad interfacciarsi con l’ambiente esterno, e vengono tenuti sotto controllo per più tempo, in incubatrice neonatale rispetto ai bambini che nascono a termine di gravidanza. I vari tipi di interventi sono differenti a seconda delle complicanze attese dopo la nascita prematura, ed a loro volta corrispondono a quanto i bambini nati prematuri sono lontani dalla nascita a termine.

In base a questo si definisce “early term” il bambino quasi a termine di gravidanza, ovvero tra 37 ws e 39 ws, “late preterm” il prematuro tardivo, ovvero tra 35 ws e 36 w, ed i prematuri gravi che nascono prima delle 28-30 ws. Le complicanze incontro a cui va il bambino nato prematuro sono direttamente proporzionali al grado di prematurità a cui corrisponde.

bambini prematuri

Parto prematuro

Un parto prematuro può essere dovuto all’età della futura mamma (in caso di età avanzata è molto più probabile che insorgano condizioni come ipertensione, preeclampsia e diabete, che predispongono la donna al rischio di avere un parto rematuro). Anche le gravidanze gemellari possono determinare una nascita prematura, come anche le infezioni vaginali o cause ignote.

Si può intervenire quando si rilevano i primi sintomi di parto prematuro, ovvero delle contrazioni che non sono più sporadiche ma ripetitive, e questo deve indurre la donna ad andare al pronto soccorso affinché venga valutato l’andamento della gravidanza tramite l’esecuzione di un’accurata anamnesi, esame obiettivo, visita ostetrica, ecografia ostetrica e cardiotocografia.

Uno degli apparati che più di tutti risente della nascita prematura è quello respiratorio, il quale giunge alla completa maturazione al termine delle 34 ws, epoca in cui sono completamente formati il tessuto polmonare, l’unità alveolo-capillare e gli enzimi responsabili della produzione di surfattante, una sostanza che permette l’espansione polmonare durante gli atti inspiratori, consentendo al bambino di respirare autonomamente al di fuori dell’utero materno.

Anche il sistema immunitario potrebbe risultare più debole, per cui i prematuri potrebbero essere maggiormente soggetti ad infezioni. Possono molto facilmente insorgere, inoltre, problemi cardiocircolatori e di pressione più bassa rispetto alla norma. L’incubatrice neonatale è una culletta che permette di mantenere la temperatura e il tasso di umidità più giusti all’epoca gestazionale del neonato prematuro fino a che non raggiungerà un peso ed una fisicità tali da renderlo perfettamente autonomo.

Non tutti i bambini nati prematuri sono soggetti a grandi complicanze, ma allo stesso modo sono necessari determinati accorgimenti da parte degli operatori sanitari per essere sicuri della piena autonomia del bambino, e che sia in piena salute.