speck in gravidanza

Posso mangiare lo speck in gravidanza?

Speck in gravidanza

Lo speck è uno dei salumi più amati, ma, come tutti i salumi in gravidanza, potrebbe sottoporre la mamma e il bimbo a rischi.

Vediamo insieme se si può mangiare lo speck in gravidanza o se esso rientra nei cibi vietati in gravidanza.

Gravidanza: speck e toxoplasmosi

Per chi vuole vivere una gestazione estremamente tranquilla, lo speck in gravidanza dovrebbe essere sicuramente accantonato. Non rientra, infatti, tra i salumi che si possono mangiare in gravidanza, in quanto probabile causa di toxoplasmosi.

Inoltre, va indagato il rapporto fra speck e calorie e fra speck e valori nutrizionali.

  • Le calorie dello speck sono circa 303 per 100 grammi.
  • Per quanto riguarda i valori nutrizionali dello speck, è un alimento molto energetico, le cui calorie provengono esclusivamente dalle proteine e dai lipidi. Gli acidi grassi contenuti nei suoi trigliceridi sono prevalentemente di tipo insaturo, pertanto non dovrebbero nuocere eccessivamente al metabolismo lipidico. Tuttavia, la quantità assoluta degli acidi grassi saturi è piuttosto elevata e tale aspetto, enfatizzato dalla presenza di colesterolo, assume una certa rilevanza salutistica.

speck in gravidanza

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E lo speck cotto in gravidanza?

Se proprio non riuscite a fare a meno di questo salume, potete mangiare lo speck cotto in gravidanza, perché la cottura elimina gli eventuali agenti patogeni presenti, come avviene per tutti i salumi cotti in gravidanza. In questo modo, non c’è legame fra toxoplasmosi e speck.

È bene sottolineare l’importanza della cottura per eliminare ogni possibile batterio e parassita che possa annidarsi nei salumi in gravidanza crudi, speck compreso. Il batterio responsabile della toxoplasmosi, infatti, sottoposto a temperature superiori ai 60°C, non sopravvive.

Si, allora, allo speck cotto in gravidanza!

speck cotto in gravidanza

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Toxoplasmosi in gravidanza: sintomi e rischi

Lo speck in gravidanza, quindi, potrebbe essere causa di toxoplasmosi, un’infezione causata da un microrganismo chiamato Toxoplasma gondii.

Nella grande maggioranza dei casi non ci si accorge nemmeno di averla avuta, perché i sintomi della toxoplasmosi sono lievi e generici, come:

  • stanchezza;
  • mal di testa;
  • mal di gola;
  • a volte, può presentarsi tramite dolori alla milza, dolori al petto, convulsioni, emorragia vaginale o eritemi.

Una volta contratta, lascia un’immunità permanente, cioè non si rischia più di ammalarsi. Il problema, però, è che se presa in gravidanza, la toxoplasmosi può essere molto pericolosa per il bambino, visto che può passare al feto attraverso la placenta.

Se la mamma contrae l’infezione durante il primo mese di gravidanza, non è detto che anche il feto si infetti. Se però questo avviene, i danni possono essere:

  • aborto spontaneo;
  • malformazioni al feto;
  • danni al sistema nervoso centrale con conseguenti ritardo mentale, epilessia, lesioni agli occhi o cecità

Poiché i sintomi della toxoplasmosi in gravidanza sono difficili da individuare, è necessario capire prima il rischio. Per sapere se si è immuni oppure sensibili all’infezione basta un semplice esame del sangue che permette di rilevare la presenza di anticorpi contro il toxoplasma in gravidanza. Il toxo test può essere eseguito anche prima del concepimento, oppure nell’ambito della prima batteria di esami che viene consigliata alla mamma alla prima visita della gravidanza. Se la donna risulta immune, può stare tranquilla per tutti i nove mesi e non è necessario ripetere il test.

Ecco un video che chiarisce i dubbi riguardanti la toxoplasmosi in gravidanza.

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Cosa mangiare in gravidanza

Proprio a causa di infezioni come la toxoplasmosi, è fondamentale stare attente a cosa non mangiare in gravidanza e a seguire una serie di piccoli accorgimenti.

  • Se si vuole mangiare frutta e verdura in gravidanza, è importante lavarle abbondantemente e con cura, per asportare residui di terriccio. Utile aggiungere nell’acqua di lavaggio un po’ di bicarbonato o di soluzioni disinfettanti apposite, che aiutano a rimuovere lo sporco. Meglio fare un risciacquo in più anche se si acquista l’insalata già lavata e confezionata.
  • Nessun divieto per la verdura cotta in gravidanza, dal momento che la cottura è in grado di distruggere il germe. Per quanto riguarda la frutta, quella che cresce sugli alberi non crea problemi per la mamma, mentre per i frutti a contatto con la terra, come le fragole, valgono le stesse precauzioni previste per la verdura cruda.
  • La carne in gravidanza deve essere consumata sempre cotta. Per quanto riguarda gli insaccati in gravidanza e gli affettati in gravidanza, sono consentiti:
  • È vietata tutta la carne cruda in gravidanza. Per quanto riguarda i salumi da evitare in gravidanza, ci sono:

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