foto pancione

Post parto: perché si soffre della mancanza del pancione?

La nostalgia del pancione è molto più frequente di quanto si possa pensare. Sembra quasi un controsenso ma, nonostante all’inizio della dolce attesa ci si senta in qualche modo turbate dai cambiamenti che la gravidanza provoca sul corpo, dopo il parto può avvenire la stessa cosa. Ti guardi e non vedi più quei chili che ti hanno portato gioie e dolori ma adesso hai una gioia tra le braccia.

Dopo il lieto evento, il pancione che vi siete portate in giro per nove mesi, inizia a tornare nelle sue dimensioni normali. Sebbene si possa pensare che tutte le donne aspettino con ansia questo momento, sembra che tante provino una grande nostalgia della pancia.

La donna avverte la mancanza improvvisa di ciò che la lega alla gravidanza appena conclusa, un po’ come la fine un ciclo così tanto intimo che non può non provocare un senso di nostalgia. Per nove lunghi mesi la mamma ha visto crescere la sua pancia, ha assistito a continui cambiamenti, ha in qualche modo dovuto adeguarsi alle limitazioni che esso, per forza di cose, ha comportato, ad iniziare dal fatto di non riuscire più a muoversi troppo agevolmente. A seguito del parto, però, il pancione piano piano scompare del tutto e la mamma acquisisce la consapevolezza della fine di uno dei periodi più belli e densi di emozioni, la gravidanza.

Niente paura, comunque, nonostante la scomparsa del pancione in alcune mamme possa tramutarsi in una tristezza momentanea, in altre anche in una forma lieve di depressione che basterà tenere sotto controllo per non incorrere in conseguenze significative, si tratta in generale di una malinconia momentanea.

Nel 10-20% dei casi, la donna può andare incontro alla vera e propria “depressione post partum“, uno stato depressivo che si manifesta in media nelle prime quattro settimane dopo il parto e che può compromettere la salute della donna e del neonato, anche seriamente. Chi soffre di questo disturbo, in particolare, mostra i tipici sintomi della depressione, quali: agitazione, irritabilità, calo dell’appetito, stanchezza, disturbi del sonno, inadeguatezza nel ruolo di madre, frequenti crisi di pianto, sentimenti negativi nei confronti del neonato e tendenza a isolarsi.

È importante individuare subito il disturbo per poter limitare gli effetti negativi che questa depressione può causare in tutta la famiglia, bimbo compreso. Cosa questa, purtroppo, non sempre facile visto che molte donne tendono a vergognarsi e a nascondere la tristezza e i sentimenti negativi che le affliggono, contribuendo così a peggiorare la situazione. In casi estremi, si consiglia di rivolgersi ad uno specialista.