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Emoglobina bassa in gravidanza

Emoglobina bassa in gravidanza: cosa bisogna sapere

Nel corso della gravidanza la mamma dovrà eseguire una serie di esami e prelievi previsti proprio come Livelli Essenziali di Assistenza e tra tutti questi controlli possiamo far riferimento all’ emocromo. In gravidanza si verificano una serie di cambiamenti e adattamenti fisiologici del corpo materno per l’ accoglienza delle nuova vita che cresce. Primo fra tutti i cambiamenti, si presenta l’ emodiluizione in gravidanza: il sangue aumenta la propria parte liquida (plasma), e solo leggermente aumenta quella corpuscolare e formata da cellule (globuli rossi, bianchi ecc).

La presenza di anemia richiede, inoltre, approfondimento sui valori di ferro e ferritina in gravidanza per, eventualmente, iniziare subito una terapia a base di ferro, per reintegrare le scorte di cui l’organismo materno necessita. La carenza di ferro non permette di ossigenare e nutrire totalmente il feto, oltre che ci sarà per la mamma una stanchezza e debolezza persistenti in gravidanza. Quindi l’emoglobina bassa in gravidanza deve essere tenuta sotto controllo.

Valori emoglobina

Con l’emocromo, si valuta la presenza di emoglobina in un decilitro (o in un litro di sangue) e proprio i valori dell’ emoglobina nell’ adulto sono i seguenti: 13 – 17,5 g/dL nell’ uomo, mentre la normalità nella donna è rappresentata da 12 – 15,5 g/dL. In gravidanza, invece, i valori di riferimento sono differenti, soprattutto per quel che riguarda i valori minimi. Proprio le linee guida italiane della gravidanza fisiologica dicono che devono essere indagati i casi in cui l’emoglobina in gravidanza è al disotto degli 11 g nel primo trimestre e al di sotto di 10,5 g dalle 28 settimane in poi. Quindi si deve stare molto attenti anche ai valori dell’ emoglobina bassa in gravidanza.

Emoglobina bassa

Sappiamo che per poter avvenire il trasporto di ossigeno nei vari distretti corporei è necessaria l’ emoglobina che viene trasportata dai globuli rossi. Potrebbe capitare, quindi, di avere valori dell’ emoglobina (che sui referti troverete con la sigla Hb) bassi. L’emoglobina bassa in gravidanza, riscontrata sin dai primi mesi, come già detto, deve essere posta all’attenzione dell’ostetrica o del medico. Naturalmente, i valori dell’ emoglobina possono essere indagati anche prima della gravidanza e proprio una terapia opportuna (con ferro e acido folico, per potenziare anche le riserve) potrebbe esserci un approccio pre-concezionale e soprattutto vincente.

Carenza di ferro

Cos’è la sideremia? È la carenza di ferro in gravidanza, ma anche al di fuori della stessa. Naturalmente, le carenze di ferro in gravidanza possono portare ad una sintomatologia di anemia completa ed è per questo che nei casi in cui si sospetta una carenza del genere è necessario apportare le corrette scelte alimentari ed eventualmente anche terapeutiche o farmacologiche. Si deve inoltre conoscere se c’è ferritina bassa in gravidanza.

emocromo gravidanza

Anemia sintomi

I sintomi dell’anemia in gravidanza variano a seconda del tipo di anemia, la causa, la gravità e gli eventuali problemi di salute,come emorragie, ulcere, problemi mestruali, o il cancro. Il corpo ha anche una notevole capacità di compensare l’anemia precoce. Se l’anemia è lieve o si è sviluppata nel corso di un lungo periodo di tempo, non si può notare alcun sintomo. I sintomi comuni a molti tipi di anemia, anche e soprattutto con l’anemia in gravidanza, sono i seguenti: facile affaticamento e perdita di energia, battito cardiaco insolitamente rapido, in particolare con l’esercizio fisico, mancanza di respiro e mal di testa, in particolare con l’esercizio fisico, difficoltà di concentrazione,vertigini, pelle pallida, insonnia, crampi alle gambe.

Emoglobina bassa in gravidanza: cosa mangiare? Per prevenire l’anemia durante la gravidanza, assicuratevi di avere abbastanza ferro. Mangiare pasti ben bilanciata e aggiungere altri alimenti che sono ad alto contenuto di ferro per la vostra dieta. Obiettivo per almeno tre porzioni al giorno di alimenti ricchi di ferro. Naturalmente i sintomi da carenza di ferro sono quelli dell’ anemia in generale.

Ematocrito

Il test dell’ ematocrito (sempre inserito nella totalità del prelievo dell’ emocromo) determina la percentuale di globuli rossi (RBC) nel sangue. Il sangue è composto, come anticipato, principalmente di globuli rossi e globuli bianchi sospesi in un fluido quasi chiaro chiamato plasma. Il valore dell’ ematocrito indica la percentuale di sangue in volume che è composto di globuli rossi.

La condizione chiamata “anemia” (anche in questo caso, così come per il ridotto valore dell’ emoglobina) si associa ad un numero ridotto di globuli rossi. L’anemia provoca una varietà di sintomi in gravidanza e non. L’ematocrito è un test di base che può dire al personale medico o sanitario molto sulla salute di una persona o sull’ andamento di una gravidanza. I valori di riferimento sono :40 – 48 nell’uomo, 36 – 47 nella donna.

Ematocrito basso

Alcune donne con valori bassi di ematocrito in gravidanza possono richiedere addirittura ferro per via endovenosa, trasfusioni. In dolce attesa si esegue l’esame dell’ematocrito. In gravidanza è normale una diminuzione dei livelli ematocrito, ma nel caso di un abbassamento eccessivo è opportuno prendere i corretti provvedimenti. I sintomi associati all’ ematocrito basso in gravidanza sono gli stessi dei sintomi dell’ anemia in gravidanza.

Mchc basso

Cos’ è la concentrazione media di emoglobina corpuscolare (MCHC)? Il MCHC non è nient’altro che la concentrazione media di emoglobina nei globuli rossi. Si tratta di un valore segnalato come parte dell’ emocromo completo. Il MCHC è uno degli indici di globuli rossi (RBC), e viene utilizzato per diagnosticare il tipo, la causa e gravità dell’anemia. Un MCHC basso in gravidanza e al di sotto del 31 % ovviamente deve essere sottoposta all’ attenzione del medico, perché potrebbero esserci diverse forme di anemia (ipocromica, macrocitosi, macrocitosi ecc) sulla base anche del volume medio dei globuli rossi e della quantità media di emoglobina in ogni globulo rosso (MCV e MCH).

Globuli rossi bassi

I globuli rossi, come più volte ripetuto, sono importantissimi. I globuli rossi trasportano l’ossigeno in tutto il corpo. L’ossigeno entra nei polmoni ad ogni respiro e si lega all’emoglobina nei globuli rossi. L’ emoglobina trasporta l’ossigeno a tutti gli organi e tessuti del corpo.

Ci rendiamo immediatamente conto dell’ importanza dei globuli rossi in gravidanza per cui ad avere necessità di ossigeno siete in due (mamma e bambino), per cui la funzionalità di queste piccole cellule deve essere nel pieno delle proprie capacità. Una carenza di globuli rossi può portare ad una mancanza di ossigeno nel sangue. Per questo che i globuli rossi bassi (o RBC) devono essere nella donna tra 4.000.000 e 5.500.000, mentre valori di globuli rossi bassi in gravidanza devono essere posti sotto i riflettori.

Emocromo

Eritrociti bassi

Spesso ci si può spaventare rispetto alla terminologia medica utilizzata o rispetto quello che si legge su un normale referto di un emocromo. Gli eritrociti sono esattamente i globuli rossi e quindi quelle piccole cellule, enormemente malleabili, che circolano nel sangue, gli danno il colore rosso e garantiscono l’ ossigenazione. Quindi, quando troviamo degli “eritrociti” bassi stiamo semplicemente facendo riferimento ai globuli rossi ma semplicemente con termini diversi.

Globuli bianchi alti in gravidanza

I globuli bianchi (WBC), chiamati anche leucociti, sono una parte importante del sistema immunitario. Queste cellule aiutano a combattere le infezioni, attaccando i batteri, virus e germi che invadono il corpo. I globuli bianchi hanno origine nel midollo osseo, ma circolano in tutto il flusso sanguigno. Ci sono cinque tipi principali di globuli bianchi: neutrofili, linfociti, eosinofili, monociti, basofili.

I globuli bianchi alti in gravidanza, ma in generale nella vita di ogni persona indicano un aumento della produzione di globuli bianchi per combattere un’infezione, una reazione ad un farmaco che aumenta la produzione di globuli bianchi, un disturbo del sistema immunitario che aumenta la produzione di globuli bianchi. Il fatto che ci siano leucociti alti, e nel dettaglio, anche neutrofili alti in gravidanza non ci preoccupa, perché in gravidanza i globuli bianchi leggermente più alti rispetto alla norma rappresentano una condizione normale. È come se il corpo, per stimoli fisiologici, aumentasse la sua protezione, impedendo che il feto venga colpito da batteri o agenti patogeni di ogni genere.

Globuli bianchi bassi

La presenza di leucociti bassi in gravidanza non deve spaventare la mamma in dolce attesa. In questo periodo infatti potrebbe succedere che si presentino situazioni di leucopenia in gravidanza, che non necessariamente sono associati a particolari patologie e per questo non comportano rischi per la mamma o per il bambino. Come nel caso dell’eccesso, anche in questo caso di difetto si dovrà indagare circa la causa scatenante per poter far capire al medico e alla mamma se è un qualcosa di normale e fisiologico o se si deve intervenire in qualche altro modo.

Linfociti bassi in gravidanza

Linfociti bassi in gravidanza si possono mostrare per la formazione di un’infezione, ma anche in presenza di leucemia nei casi più gravi: in gravidanza, inoltre, una riduzione dei linfociti nel sangue è assolutamente normale e fisiologico e, se la diminuizione non è eccessiva e non presenta altri sintomi. Anche in questo caso è opportuno indagare e tenere sotto controllo eventuali cambiamenti in positivo o negativo.