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Anemia in gravidanza

Anemia in gravidanza: cosa bisogna sapere

Una persona anemica è definita tale se c’è carenza di ferro. In gravidanza è la stessa cosa. Una volta rilevati i sintomi di anemia risulta necessario confermare l’anemia da carenza di ferro sottoponendosi alle analisi del sangue di routine, i quali sono offerti insieme ad altri accertamenti prenatali. E’ importante, in gravidanza eseguire i test che permettono di valutare il livello di emoglobina (i valori normali si aggirano intorno ai 12-16 g/100 ml di sangue)

Bisogna definire anemica una donna in gravidanza a partire da determinati valori, perchè in tutte le gravidanze si ha un fenomeno conosciuto come emodiluizione, che si presenta già nelle prime settimane di gravidanza rendendosi maggiormente evidente intorno alle 30 settimane. Ma cos’è l’emodiluzione? Fondamentalmente, in maniera del tutto fisiologica, diminuisce la parte corpuscolata del sangue (globuli rossi bassi in gravidanza) e di contro aumenta la parte liquida, ovvero il plasma ematico. Tutto ha un senso ai fini della gravidanza, infatti ciò avviene essenzialmente per consentire al sangue di passare attraverso la placenta e nutrire adeguatamente il bambino.

Anemia sintomi

I più comuni sintomi di carenza di ferro nel corso della gravidanza sono: la sensazione di stanchezza o debolezza, il pallore progressivo di pelle, labbra e unghie, mal di testa, vertigini, intorpidimento di mani e piedi, temperatura corporea bassa, mancanza di respiro, battito cardiaco rapido oppure irregolare, difficoltà a concentrarsi, dolore toracico, irritabilità. La carenza di ferro ha sintomi vari, e anche i rischi connessi all’anemia in gravidanza sono differenti.

Infatti aumenta il rischio di nascita pretermine del neonato oppure il rischio che abbia un basso peso alla nascita, in alcuni casi potrebbe esserci necessità di trasfusioni di sangue dopo il parto, soprattutto se si perde una notevole quantità di sangue. C’è una maggiore incidenza di infezioni post-partum e di depressione post-partum. Inoltre, il bambino potrebbe soffrire di anemia durante l’infanzia e, nei casi più gravi, può manifestare un ritardo di crescita costituzionale o cerebrale.

Valori emoglobina

L’(hb) emoglobina è una proteina, che rappresenta la principale sostanza costituente dei globuli rossi. Essa è adibita principalmente al trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai tessuti e dell’anidride carbonica prodotta dall’attività metabolica dei tessuti fino ai polmoni, a livello dei quali viene espulsa nel corso dell’espirazione.

Essa si forma a livello del midollo osseo, come tutte le altre componenti del sangue, insieme agli eritrociti immaturi. L'(Hgb) emoglobina può risultare carente a causa dei globuli rossi bassi, in gravidanza è un valore da tenere sotto controllo più che in ogni altra condizione. In un globulo rosso esistono circa 350 milioni di molecole di (Hgb)emoglobina, ciascuna delle quali in grado di trasportare quattro molecole di ossigeno.

Per controllare la corretta quantità di ferro e consieguentemente di ossigeno trasportato nel sangue, partiamo soprattutto dal valutare l’emoglobina. I valori di quest’ultima, in linea generale, come anche anticipato prima, sono compresi fra 14-18 g/100 ml per gli uomini e 12-16 g/100ml per le donne. Per una corretta valutazione bisogna anche fare riferimento all’età, le condizioni di salute attuali della persona o ai fattori di rischio risultati dall’anamnesi.

anemia in gravidanza

Emoglobina bassa

Per valutare l’emoglobina bassa, i sintomi sono importanti, e possono essere utili anche per risalire alle cause, le quali non sono sempre rappresentate da una bassa consumazione di cibi che contengono ferro e dunque deficit di ferro. In rari casi, questa emoglobina (Hgb) bassa è dovuta a veri e propri eventi patologici, quali, ad esempio, aplasia midollare, collagenopatie, deficit di vitamina B12, pregresse emorragie, epatopatie, infezioni gravi, insufficienza renale cronica, leucemie, morbo di Crhon, neoplasie maligne, ulcera peptica.

L’emoglobina bassa in gravidanza va subito trattata, per riprortare l’emoglobina ai valori normali, una volta rilevata la causa effettiva, si procede a partire dall’elencazione degli alimenti contenenti ferro all’interno della dieta. Per l’anemia è importante partire da questo, ovviamente è necessaria la corretta indicazione in riferimento al consumo settimanale di ogni singolo alimento indicato tra i cibi contenenti ferro.

Hgb basso

A partire dall’ematocrito basso in gravidanza, ovvero la quantità in percentuale dei globuli rossi rispetto alla frazione liquida del sangue, si può risalire ai livelli di globuli rossi bassi in gravidanza, di conseguenza approssimare i valori di ferro esistenti. L’esame del sangue più eseguito di tutti è l’emocromo, tramite il quale si risale al conteggio del numero dei globuli rossi, dei globuli bianchi, delle piastrine, e della quantità di emoglobina presente.

Pecui leggendo il referto dell’emocromo si potrebbe rilevare un valore di (Hgb) emoglobina, basso rispetto alla media dei valori normali, consultare la propria ostetrica o il proprio ginecologo è la prima cosa da fare. In condizioni normali, si considera anemica qualsiasi donna con una concentrazione di (Hbg) emoglobina che risulta inferiore a 12 g/dl.

Nel corso della gravidanza, si fa diagnosi di anemia solo se i valori di Hb sono inferiori a 10 g/dl, perché una lieve condizione anemica è fisiologica in gravidanza, come detto prima. Se all’inizio della gravidanza l'(Hgb) emogobina è inferiore a 11,5 g/dL, alle donne può essere offerta una profilassi.

Alimenti che contengono ferro

Generalmente una dieta ricca di ferro non è necessaria, è sufficiente una dieta equilibrata facendo attenzione che comprenda dei cibi contenenti ferro, bilanciatamente distribuiti nell’arco della settimana. Calcolando anche che alcuni alimenti facilitano l’assorbimento di ferro, come i kiwi e gli agrumi, che contengono vitamina C, la quale ha un ruolo importante appunto da questo punto di vista.

Tra gli alimenti contenenti ferro che non devono mancare in una giusta alimentazione, soprattutto di una donna gravida anemica sono: carne (principalmente quella rossa), uova (che in gravidanza devono essere genuine e ben cotte, pesce assolutamente non crudo (in particolare tonno, sardine e merluzzo facendo attenzione al fatto che sono pesci ricchi di mercurio, ed in gravidanza vanno consumati con molta cautela), legumi (tra cui soprattutto fagioli e lenticchie), cereali, verdure a foglia verde (spinaci), prodotti lattiero-caseari (facendo attenzione ai formaggi molli, preparazione deve essere eseguita con latte pastorizzato, in gravidanza è essenziale porre l’attenzione su questi particolari).

alimenti che contengono ferro

Non è strettamente necessario in tutti i casi ricorrere agl’integratori a base di ferro, acido folico e vitamina B12, è prima di tutto importante assimilare le giuste sostanze tramite una dieta corretta, se ciò non basta si integra, sempre sotto consiglio del medico. Gli integratori di ferro che ne garantiscono il giusto assorbimento sono quelli a base di solfato ferroso, importante è anche la presenza di folato.

In alcuni casi gli integratori provocano effetti indesiderati quali diarrea, gonfiore addominale e nausea. Per limitare tali effetti, è consigliabile assumerlo la sera, prima dei pasti oppure prima di andare a letto, si valuterà insieme al medico se e in che modo modificare il dosaggio, in base al caso specifico.