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5 cose da sapere sul pisellino dei bambini

Una delle questioni che spesso crea ansie e preoccupazioni nei genitori dei bimbi maschi riguarda l’igiene, ma anche l’aspetto e la morfologia del pisellino del loro bimbo. Vediamo insieme 5 cose da sapere.

1. Igiene

Per assicurare una corretta igiene del pene infantile nei primi anni di vita, qualora sia già avvenuta la retrazione del prepuzio, è sufficiente il lavaggio del glande con acqua e con comuni detergenti. Se la retrazione prepuziale non è avvenuta si può cercare di tirare un po’ indietro la pelle del pene per pulirlo all’interno del prepuzio ma è importantissimo non forzare mai questa manovra per non creare dolore o addirittura traumi al bambino, anche perché, come già detto, spesso il prepuzio è aderente al glande e solo con l’accrescimento del pene si scollerà spontaneamente.

2. Orchite

È una infiammazione del testicolo e dei tessuti intorno ad esso con gonfiore e rossore di tutta l’area genitale uniti ad un dolore leggero ma costante. Il pediatra deve visitare il bambino per valutare una terapia antibiotica o antinfiammatoria a seconda dell’origine del problema.

3. Dermatite

Con “eritema da pannolino” o “dermatite da pannolino” si intende un arrossamento della pelle nella zona genitale e anale del neonato. È causata dalle urine e dalle feci che ristagnano a contatto con la pelle, soprattutto a causa dei pannolini, mantenendo la pelle umida. La pelle del neonato è molto delicata e va curata con attenzione.
Se quando si cambia il pannolino al bambino o al neonato, ci si accorge che la pelle presenta segni di rossore, è bene intervenire subito, perché il problema non si risolve da solo. L’eritema, infatti, in sé è già una forma di dermatite e se trascurato può dar luogo a disturbi più seri.


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4. Si tocca il pisellino

Toccarsi il pisellino è un gesto spontaneo molto frequente nei bambini. Ma di fronte a un comportamento di questo tipo i genitori reagiscono spesso con imbarazzo, non sanno cosa dire e soprattutto sono incerti su quale atteggiamento assumere. E’ perfettamente normale che intorno ai due, tre anni di vita il bimbo, che già da tempo ha iniziato il processo di esplorazione del proprio corpo, inizi a concentrare l’interesse intorno ai suoi genitali, che per i piccoli sono una parte del corpo come un’altra.

5. Fare la pipì

Fare la pipì in modo corretto è molto importante, perché permette di evitare tantissimi problemi: bruciori, irritazioni, arrossamenti. Due sono i fattori importanti: quando (fare la pipì) e la posizione (con cui si fa pipì). Bisogna far capire ai bambini che la pipì non si fa solo quando “scappa” ma è importante svuotare regolarmente la vescica. Quando fanno la pipì i maschietti devono “aprire” il prepuzio, fare la pipì tenendo la pelle indietro, asciugarsi con la carta quando hanno finito, e “chiudere la pelle”. In questo modo si evita il ristagno della pipì sotto la pelle e si evitano irritazioni, bruciori locali. Si tratta di una norma igienica maschile, che va insegnata ai bambini. In genere sono in grado di eseguirla correttamente a partire dai 5-6 anni di età.