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Cosa non mangiare in gravidanza

Cosa non mangiare in gravidanza: la dieta giusta

Quando una donna scopre di essere in gravidanza ( 12 settimane approssimativamente, quando in genere avviene la prima ecografia che lo accerta ) oltre al forte aspetto emotivo, al giorno d’oggi deve fare i conti con varie situazioni che implicano controlli periodici ed indicazioni riguardo allo stile di vita, all’igiene intima e all’alimentazione in gravidanza. I primi consigli che l’ostetrica dà alla donna al primo incontro, riguardo a cosa si può mangiare in gravidanza sono finalizzati a rendere consapevole la donna di quanto sia importante, prima di ogni cosa, seguire un’alimentazione corretta in gravidanza, come anche al di fuori di essa.

Ma prima ancora che vengano a galla, tramite vari esami e l’esecuzione dell’anamnesi, situazioni che indicano quali sono specificatamente e a seconda dei casi, i cibi da evitare, l’ostetrica o lo specialista che segue la donna punta a farle comprendere quali sono gli alimenti che fanno bene alla salute, le giuste quantità da assumere e i metodi corretti di cottura degli stessi alimenti. Viene resa edotta la donna anche sul corretto livello di idratazione, e si da molta attenzione alla dieta in gravidanza per evitare, sin dai primi mesi di gravidanza, l’eccessivo aumento di peso (in gravidanza si presta particolare attenzione a questo fattore, per evitare varie problematiche per la mamma e anche per il bambino).

Primo mese di gravidanza

A partire dal primo mese di gravidanza ogni donna riceve dall’ostetrica che la segue delle raccomandazione riguardo a cosa non fare in gravidanza. Non si tratta solo dell’alimentazione, ma si parla anche degli effetti dannosi che può creare l’assunzione di fumo, alcool, l’abuso di caffeina (oltre le tre tazzine al giorno), diversi tipi di farmaci e soprattutto l’uso di droghe. Si informa la donna sui benefici dell’acido folico e la sua corretta assunzione, si individua l’eventuale necessità di integrare vitamine e altre sostanze, a seconda dei casi e si pesa la donna, si calcola il BMI, si rileva la pressione arteriosa e tutto ciò che può permettere l’individuazione precoce di possibili disturbi.

Dieta in gravidanza

Ad ogni donna, sua la sua una gravidanza fisiologica o considerata a rischio, viene consigliata una dieta in gravidanza (più o meno rigida a seconda dei casi). Dieta non è sinonimo di non mangiare, piuttosto significa mangiare correttamente, e deve essere creata specificatamente per la singola persona. Ogni organismo ha esigenze specifiche, oltre al fatto che possano esserci o meno delle intolleranze, o degli alimenti da evitare durante i mesi di gravidanza.

Cosa mangiare in gravidanza

Già dai primi mesi di gravidanza è bene abituarsi alle corrette modalità di conservazione e preparazione dei cibi. Per prima cosa, bisogna accuratamente lavarsi le mani prima, dopo e durante la preparazione delle pietanze, cambiare le posate se si preparano più pietanze in contemporanea. Lavare accuratamente la verdura e la frutta (in gravidanza sono necessarie per il corretto apporto nutrizionale) , cuocere bene le verdure, la carne e le uova in gravidanza. Fare attenzione a non contaminare i cibi cotti con quelli crudi, o con quelli presi in rosticceria, gastronomia o al banco del supermercato, inoltre è importante consumare solo frutta e verdura di stagione. Refrigerare i cibi in contenitori piccoli, di modo che l’abbattimento della temperatura risulti rapido.

Si consiglia di bere il latte in gravidanza solo se pastorizzato e cuocere, in ogni caso, tutti i cibi di derivazione animale. Evitare il pesce crudo in gravidanza (perciò niente cenette di sushi in gravidanza!), e soprattutto ridurre particolarmente il consumo di pesce ad alto contenuto di mercurio.

Alimentazione in gravidanza

Cosa dire dell’alimentazione in gravidanza? Si sbaglia a pensare di dover mangiare per due, e certamente sono da ridurre o, in alcuni casi, da evitare i dolci in gravidanza, ma gli alimenti vietati in gravidanza non sono poi così tanti, basta fare attenzione alla quantità ed alla qualità dei cibi. Da evitare in gravidanza è la concezione del dover mangiare poco, perché si creerebbero degli scompensi che potrebbero essere dannosi alla salute della mamma e anche del bambino. Oltre a questo, basta mettere in pratica qualche accortezza e si riesce a seguire tranquillamente una dieta in gravidanza, con un menu vario e ricco di tutte le sostanze necessarie alla crescita del bambino e al sostentamento della gestante.

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Cibi da evitare

Sostanzialmente i cibi da evitare in gravidanza sono: la carne poco cotta, gl’insaccati (ad esempio lo speck in gravidanza non va bene), il pesce poco cotto, formaggi a pasta molle e latte crudo. Tra i cibi vietati in gravidanza ci sono anche le uova (in gravidanza vanno mangiate soltanto ben cotte), verdura e frutta (in gravidanza più di ogni altro momento della vita dono essere rigorosamente di stagione, ben lavate e la verdura deve essere cotta bene). Come detto precedentemente, anche la caffeina va dosata, dunque bisogna limitare il consumo di caffè, cola, cioccolata e tè.

Toxoplasmosi in gravidanza

Tra gli esami del primo trimestre di gravidanza c’è la rilevazione della toxoplasmosi. In gravidanza gli effetti di tale evento patologico sono gravi, per cui è necessario avere l’esito di questo test, e se la toxoplasmosi è negativa, si interviene con una dieta severa, oltre al fatto che va ripetuto il test ogni mese. Tale patologia è data da un protozoo, il toxoplasma, e può essere contratta attraverso il contatto con le feci dei gatti, il terriccio, i vegetali e anche l’acqua presente nell’ambiente. Chi l’ha già contratta, risulterà positiva al test e di conseguenza, essendo immunizzata, potrà abbassare leggermente la guardia.

Mortadella in gravidanza

La mortadella in gravidanza può essere mangiata tranquillamente in quanto cotta, da selezionare ovviamente è la qualità del prodotto.

Prosciutto cotto in gravidanza

Per il prosciutto cotto vale lo stesso discorso della mortadella. In gravidanza sono da evitare gli affettati come salame, bresaola, pancetta e prosciutto crudo (in gravidanza potrebbero provocare l’insorgenza di toxoplasmosi e salmonellosi).

Bresaola in gravidanza

Come detto precedentemente la bresaola è tra i cibi vietati in gravidanza. Il resto dei prodotti composti da carne che può essere cotta vanno assolutamente bene, purché la cottura sia omogenea.

Funghi in gravidanza

I funghi in gravidanza possono essere consumati, non ci sono controindicazioni ma ci si deve certamente accertare del fatto che sia freschi e soprattutto della loro commestibilità, in quanto anche i funghi non velenosi, se non sono freschi possono risultare tossici e dare effetti indesiderati.

Mozzarella in gravidanza

Bere latte in gravidanza, che non sia pastorizzato non è consigliabile, e lo stesso discorso vale per i derivati. La mozzarella prodotta in caseifici che sono controllati, è considerata sicura, perché il latte che viene usato per prepararla viene precedentemente pastorizzato, eliminando così i batteri più pericolosi. Però non sempre i metodi di conservazione sono quelli corretti, ecco perché il consumo di mozzarella deve essere estremamente ridotto, e controllato.

Maionese in gravidanza

Come detto prima, le uova in gravidanza possono essere consumate, purché siano cotte bene. Questo implica che tutte le preparazioni che prevedono l’utilizzo di uova crude, non possono essere consumate, come ad esempio: besciamella, gelati in cui sono contenute, e maionese. In gravidanza c’è il rischio di tossinfezioni, la salmonellosi è quella più diffusa.

Pesce in gravidanza

Il pesce è un alimento che non può mancare in una dieta equilibrata, però è necessario che ci si accerti del fatto che sia fresco e di qualità. I nutrienti del pesce, come gli omega 3 sono molto utili in gravidanza, però non bisogna mangiare pesce crudo e bisogna ridurre il più possibile il consumo di pesci come: tonno, cernia, sgombro, trota e pesce spada. In gravidanza è importante ridurne il consumo a nn più di due volte a settimana, perché sono pesci ad altro contenuto di mercurio.

Salmone affumicato in gravidanza

È stato riscontrato, per mezzo di ricerche scientifiche, che il consumo di salmone nel terzo trimestre di gravidanza possa aumentare notevolmente il livello di acidi grassi nel sangue e nel latte materno, e che ciò possa ridurre i livelli di immunoglobuline. Nonostante questo non è considerato dannoso consumare il salmone, purché sia fresco, sia pescato e non allevato e soprattutto purché non sia salmone affumicato. In gravidanza, e anche al di fuori di essa, è sconsigliato perché l’affumicatura può contenere un batterio conosciuto come Listeria Monocytogenes, il quale riesce ad adattarsi velocemente a vivere in ambienti in cui non riescono a sopravvivere altri batteri.Durante la gravidanza potrebbe provocare danni al bambino durante la sua crescita.

Crostacei in gravidanza

Determinano un alto rischio di tossinfezioni alimentari, è assolutamente da limitare il loro consumo. Se le fonti sono sicure, e non vengono mangiati crudi, bensì cotti per bene possono essere consumati, evitare è meglio,se non si è certi della loro cottura o della provenienza e la conservazione.

Vongole in gravidanza

Per il consumo delle vongole e delle cozze in gravidanza vale lo stesso discorso dei crostacei. Non vanno assolutamente mangiate crude, possono essere limitatamente mangiate però ben cotte e con notizie certe sulla provenienza e la conservazione.

tabella peso gravidanza

Tabella peso gravidanza

Un aumento di peso in gravidanza definito normale è quello che va dai 9 ai 14 kg in una donna normopeso, la maggior parte di questi kg dovrebbe essere acquisito nel terzo trimestre di gravidanza. Possono essere utilizzate delle apposite tabelle per monitorare, e rendere più facilmente l’idea del reale aumento di peso, per mezzo dell’andamento della curva all’interno del grafico. Ci si potrà regolare di conseguenza, incrementando o limitando la dieta che la gestante segue. Monitorando continuamente la salute e la crescita del bambino in corrispondenza delle settimane di gestazione. Il fine ultimo di tutte queste raccomandazioni, è infatti il benessere e la salute della mamma e del bambino.