adozione

Adottare un bambino

Come adottare un bambino

Come si fa ad adottare un bambino? Qual è l’iter legislativo? Quali sono i requisiti necessari? Quanto costa adottare un bambino? È più semplice l’adozione nazionale o internazionale? Come adottare un bambino italiano? Cosa implica l’adozione a distanza? Davanti a tanti dubbi ed incertezze, cerchiamo di fare chiarezza in questo intricato campo dell’adozione.

Adottare un bambino nella maggior parte dei casi è una scelta a cui la coppia approda dopo un periodo, più o meno lungo, di estenuanti cure e dolore per quel bimbo tanto desiderato e mai arrivato. Solo dopo l’elaborazione dell’impossibilità di avere un figlio biologico, matura nella coppia il desiderio di una genitorialità verso un piccino che, in qualche parte del mondo, aspetta proprio questa coppia per essere accolto, amato e cresciuto. Per essere, quindi, adottato.

adottare un bambini

Adozione

L’adozione prevede in prima istanza un percorso della durata semestrale, con incontri strutturati, di consapevolezza, per accompagnare la coppia italiana a trasformarsi, pian piano, in famiglia. Personale specializzato formerà i genitori, anche attraverso il confronto con altre famiglie adottive, illustrando loro l’iter burocratico da seguire per adottare un bambino.

Adozione a distanza

Una forma di solidarietà molto diffusa e scelta non solo dalle coppie ma anche dalle persone non unite in matrimonio, è l’adozione a distanza. Unica possibilità, ad oggi, di adottare un bambino da single. In questo modo ci si impegna a sostenere economicamente un minore nella sua crescita, permettendogli di rimanere nel suo Paese natio e nella sua comunità. Adottare un bambino a distanza è un dono prezioso per quei piccoli che possono così rimanere nella propria famiglia, mantenendo i propri affetti e la proprie tradizioni. L’adozione a distanza non comporta il titolo di figlio legittimo, nei confronti del bambino assistito, quindi non è vincolata agli obblighi di accudimento, previsti dalla legge, ma consente ad una persona di crescere, studiare e lavorare, portando un contributo importante al proprio Paese.

Adozioni a distanza sicure: per evitare di cadere in spiacevoli truffe, è opportuno scegliere un’associazione conosciuta che possa darci delle garanzie sull’affidabilità dell’impegno assunto. Conoscere i volontari dell’ente e, magari, poter consultare il bilancio sociale con le relative spese per i progetti, è senza dubbio un requisito di garanzia. Ad esempio se scegliamo adozioni a distanza Unicef, riceveremo periodicamente dei report di aggiornamento sulle attività scolastiche e la vita del bambino adottato. Potremo ricevere anche delle foto del minore e scambiare una corrispondenza con lui.

Chi adotta? Adotta chi ha i requisiti previsti dalla legge 184/83. Adotta un bambino la coppia sposata da almeno 3 anni, o da meno tempo purché abbia convissuto in modo continuativo per 3 anni prima del matrimonio, circostanza questa che verrà accertata dal Tribunale per i minorenni. Altro requisito riguarda la differenza di età tra adottante ed adottato che non deve essere minore di 18 anni, né maggiore di 45 per uno dei 2 coniugi, di 55 per l’altro. Questo limite può essere derogato se l’adozione riguarda due o più fratelli.

Adozioni: i coniugi possono scegliere tra l’adozione internazionale o optare per adottare un bambino italiano. Inizialmente l’iter burocratico prevede una identica trafila, per poi differenziarsi e, complicarsi, per l’adozione internazionale. In entrambi i casi, il Tribunale per i minorenni non risponde al desiderio dei coniugi: “voglio un figlio!”, ma al diritto di un bambino di avere una famiglia.

Iter legislativo

La legge prevede per le adozioni che i coniugi presentino al Tribunale per i minorenni, competente per il territorio di residenza, oltre ad un elenco di certificati relativi lo stato di famiglia, la situazione economica, la fedina penale, una dichiarazione di disponibilità all’adozione. Entro 15 giorni, il Tribunale trasmette la documentazione relativa la coppia aspirante, ai Servizi degli Enti locali, competenti per un’indagine sulla capacità della coppia di prendersi cura di un minore. Valutando gli accertamenti compiuti dai servizi, il tribunale, a questo punto, emette il decreto d’idoneità all’adozione.

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Adozione nazionale

Nel caso di adozione nazionale, una volta individuato il bambino, da parte dei Servizi Sociali territoriali, i coniugi inizieranno a frequentarlo fino all’affidamento preadottivo, con verifiche periodiche da parte del personale autorizzato, per valutare la serenità del minore all’interno della nuova famiglia. Dopo circa un anno, il bambino diviene figlio legittimo della coppia, con un decreto che conclude l’iter dell’adozione. Adottare un bambino in Italia non è semplice; nonostante il numero elevato di bambini ospitati in case famiglie, solo una piccola percentuale di loro è dichiarata adottabile. Tale procedura, lunga e complessa, spesso richiede molto tempo, limitando la possibilità di adottare un bambino neonato e, spesso, spingendo le coppie italiane a rinunciare a priori alle adozioni nazionali.

Adozione internazionale

Una volta ottenuto il decreto di idoneità all’adozione, la coppia italiana ha un anno di tempo per avviare la procedura di adozione internazionale, attraverso uno degli Enti autorizzati dalla Commissione per le adozioni internazionali. La tappa più delicata per la coppia, a questo punto, ai fini del buon esito dell’adozione è l’incontro con il bambino. Appena l’autorità del Paese straniero autorizzerà l’incontro con il minore, è possibile raggiungere il luogo di residenza del bambino, dove soggiornare per il periodo, a volte anche un mese, necessario alle autorità preposte per verificare la serenità del piccolo nella nuova famiglia.

Durante questo periodo, l’Ente da voi scelto vi aiuterà ad espletare le pratiche burocratiche necessarie. In caso di esito positivo, il provvedimento del giudice straniero permette alla coppia di rientrare in Italia con il bambino.

Adottare un bambio costi: a differenza di quella nazionale che non prevede particolari costi, l’adozione internazionale necessita di costi davvero cospicui, che si aggirano intorno ai 15.000-20.000 euro.

Trascorso il periodo di affidamento pre-adottivo, l’iter legislativo si conclude con l’ordine del Tribunale di trascrivere il provvedimento di adozione nei registri dello Stato Civile. A questo punto il minore diventa cittadino italiano e membro a tutti gli effetti della nuova famiglia. Dagli ultimi dati statistici si evince che, se non è troppo difficile adottare un bambino africano, grazie ai 29 Enti autorizzati su 22 Paesi del continente africano, è particolarmente complesso adottare un bambino siriano per la difficoltà del governo locale, dissestato dai recenti conflitti bellici, a gestire questo difficile iter, nonostante il numero sempre crescente di orfani.