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Tricotomia prima del parto: depilazione intima sì o no?

Una tra le domande più scottanti per una donna proprio nelle ultime settimane della gravidanza riguarda il modo per prepararsi “fisicamente” al travaglio e al parto. Ad esempio, potrebbe essere frequente il dubbio di fare o non fare quella che in gergo medico viene chiamata tricotomia. Di cosa si tratta? Della depilazione nella zona pubica, tradizionalmente consigliata per la prevenzioni di infezioni nel caso di eventuali trattamenti su tale zona.

Bisogna fare una differenza tra parto spontaneo e taglio cesareo.

Parlando di parto spontaneo, definendolo in un contesto totalmente fisiologico, non è necessaria la depilazione a meno che non sia la donna a richiederla e volerla per un senso di igiene personale (al giorno d’oggi è raro che le donne non facciano di consuetudine la depilazione nelle zone intime).

Nel caso in cui, invece, dovesse rendersi necessaria l’episiotomia allora potrà essere effettuata nell’immediato una depilazione localizzata esattamente nel punto in cui verrà eseguito il “famoso taglietto”.


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Parlando di taglio cesareo è normale che ci sia di routine – e per l’ovvia prevenzione di infezioni da ferite chirurgiche -la depilazione effettuata nel distretto inferiore dell’addome (esattamente dove sarà eseguita l’incisione) fino alla zona del Monte di Venere.

Naturalmente, starà alla donna decidere se effettuare queste pratiche privatamente o da un’estetista o in sede ospedaliera al momento del ricovero o, eventualmente, della necessità.