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“Il parto cesareo materno assistito è la scelta migliore” la storia di una madre che l’ha provato

Dopo due classici tagli cesarei, l’australiana Elle Hood ha chiesto altro per il terzo bambino in arrivo. La donna ha preteso un parto cesareo materno assistito, ovvero essere attiva nel corso dell’operazione e poter abbracciare subito il neonato. Proprio quest’ultimo aspetto premeva molto alla giovane mamma, ben conscia dei vantaggi del contatto pelle a pelle con un figlio.

“Finalmente sentivo di avere il controllo. È stata una sensazione fantastica. Come qualsiasi mamma sono stata io la prima a vedere e toccare il mio bambino e non l’ultima nella stanza, come succede spesso con i cesarei normali” ha dichiarato Elle alla stampa.

Accanto alla donna c’è stato per tutto il tempo il marito Ben, che non è rimasto di certo scandalizzato davanti a tali scene ma è rimasto vigile e attento. Il parto cesareo materno assistito non è sicuramente per tutti, bisogna avere lo stomaco forte e prepararsi per bene, ma l’emozione che ti lascia è davvero unica” ha puntualizzato la mamma australiana.


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L’esperienza del parto cesareo assistito non è alla portata di ogni mamma ma il contatto pelle a pelle che fornisce subito dopo la nascita del piccolo è di vitale importanza. “Il contatto pelle a pelle con un figlio è fondamentale per instaurare un buon legame. In questo modo anche l’allattamento al seno è più facile, il bonding è rafforzato” ha precisato sempre Elle.

Il parto naturale materno assistito consiste nel partecipare attivamente alla nascita del proprio bambino. In che modo? È la stessa mamma ad estrarre – con l’aiuto dei medici – il bambino per poi abbracciarlo subito in modo da favorire il contatto pelle a pelle

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