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Che cos’è la sindrome di Calimero nei papà

Secondo delle recenti statistiche, 8 padri su 10 quando nasce un figlio soffrono della sindrome del brutto anatroccolo o meglio conosciuta con il nome di Calimero, perché si sentono “usurpare” l’attenzione quotidiana dal nuovo arrivato. Questo studio, condotto da “FOUND!” dimostra come alcuni uomini si paragonino ad un bancomat pronto a sostenere la neo famiglia senza poter accedere a quell’automatico rapporto viscerale fra madre e neonato.

I neo padri si sentono quindi messi sotto pressione quando arriva il bebè, soffrendo di ansie, paure e aspettative che genera in loro una sorta di depressione post parto paterna. Il problema principale è che il genitore di sesso maschile è come se si sentisse usurpare dal figlio tutte le attenzioni, senza sapere poi dove collocarsi in questo scambio di sguardi fra madre e bebè, credendo quindi di essere ignorato dalla sua lei. Ciò crea inequivocabilmente delle rotture nel rapporto di coppia che dovranno poi esser sanate adeguatamente.


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La soluzione per questa sindrome di Calimero sta nel non porsi in disparte, ma anzi collaborare sin dal primo giorno con la compagna, rendendosi insostituibili e preziosi, pure se si deve cambiare il pannolino al neonato o lo si deve addormentare. Ciò aiuterà indubbiamente il papà a non sentirsi inutile e salverà il rapporto di coppia, che il più delle volte va in crisi quando nasce il bambino.

Secondo gli studi è quindi proprio il neo genitore italiano a soffrire maggiormente di questa sindrome di Calimero, non resta che essere forti e indispensabile per la partner oltre che per il pargolo, così che aiutando la genitrice, si potrà anche ricavare del tempo per la coppia. Non bisogna tirarsi indietro e andare in crisi ma anzi reagire tramite una giusta comunicazione e collaborazione.