A questa età ci si può aspettare che il bambino cominci ad avere un sonno più prolungato nelle ore notturne. Vediamo quali accorgimenti dobbiamo osservare per favorire la sua nanna.
Durante il giorno, i genitori di norma interagiscono sempre di più e in modi sempre più articolati con il neonato, catturando la sua attenzione con giochi, dialoghi, oggetti in movimento: il bambino viene spinto dolcemente a restare più vigile e attivo durante il giorno e a distanziare i pasti l’uno dall’altro. Questa è la prima cosa da fare per riuscire ad addormentare serenamente un bambino di 5 mesi la sera, in una fase in cui ormai il sistema nervoso del piccolo è sufficientemente maturo da consentirgli di dormire almeno 8 ore filate senza sentire il desiderio o la voglia di mangiare.
Un altro passo per addormentare il piccolo è l’instaurare una solida routine serale: pasto, bagnetto, libricino, ninna nanna e a letto. E’ solo un esempio, naturalmente. C’è chi preferisce fare prima il bagnetto e poi la cena, chi non ama leggere prima di dormire, chi preferisce semplicemente coccolare un po’ il neonato: quello che è importante davvero è che vostro figlio riconosca la “sua” routine serale.
A quest’epoca ormai i genitori possono fare a turno nell’addormentare il bambino: se il piccolo gradisce una poppata pre-nanna, la mamma può allattarlo al seno e poi passare il bambino al papà. Se il bambino prende il biberon, il papà è invece autonomo in tutto e per tutto: può offrire l’ultimo pasto al bambino e poi accompagnarlo a dormire.
Se il bambino si addormenta durante la poppata, il consiglio è quello di stimolarlo leggermente, in modo da metterlo nel lettino o nella culla in una fase di dormi-veglia (se non di veglia completa), cosicché il sonno arrivi velocemente proprio quando si trova già nel posto che lo accoglierà per tutta la notte.
Il piccolo usa il ciuccio? Il pollice? Cercate di associare succhiotto e pollice al solo momento della nanna, diurna e serale, proponendogli l’uno o l’altro subito dopo la poppata, se la prende prima di dormire, oppure dopo la cena o il bagnetto.
E se il piccolo si sveglia durante la notte? Ovviamente andate subito da lui o da lei e valutate se si sia svegliato “per abitudine”, per effettiva fame o per altri motivi: gradualmente potete provare ad orientarlo a fare affidamento sulle sue risorse (che siano l’oggetto del cuore, la sua copertina morbida, il ciuccio, il pollice…) per cercare di riaddormentarsi serenamente, anziché proporgli subito un ulteriore pasto notturno. Incoraggiatelo dolcemente a dormire, facendogli capire che ce la può fare.
