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Allattamento al seno prolungato: i benefici per il bambino

Allattare al seno fa bene, ormai è risaputo. Ma questa fantastica esperienza può essere prolungata oltre i classici sei mesi, apportando maggiori benefici al bambino, che non può avere migliore nutrimento del latte materno. A ribadirlo di recente anche una ricerca scientifica, che ha spiegato quanto non sia per niente sbagliato allattare oltre i due anni. Anzi, pare addirittura, che il latte della mamma, superato questo lasso di tempo, sia più ricco di proprietà benefiche.

I benefici di un allattamento prolungato sono molteplici per il bambino, a partire dalla qualità del latte che rimane del tutto invariata. L’alimento non perde le sue proprietà salutari, un mix perfetto di proteine, calcio, grassi e vitamina A.

L’allattamento, fin dall’inizio, regala un sistema immunitario di tutto rispetto al piccolo e questo fino a quando si continua con le poppate. Non è un caso, come provato anche da diversi studi di genere, che i bambini allattati al seno si ammalino di meno nel corso del tempo a differenza di quelli allattati artificialmente.

Continuare ad allattare significa anche garantire un maggiore sviluppo del cervello del bambino,soprattutto grazie alle diverse posizioni delle poppate che riescono a stimolare la testolina del piccolino.

Non va dimenticato, poi, che l’allattamento rilassa il bambino, lo calma da eventuali ansie e paure e riesce anche a farlo addormentare. Riguardo quest’ultimo aspetto, mai sottrarsi ad una poppata notturna: la tetta aiuta il bambino con il sonno.

Inoltre, l’allattamento aiuta a rilassare anche la mamma (sempre se si riescono a tenere a bada eventuali complicazioni, tipo ragadi o mastiti!) e non grava sul bilancio economico, visto che è totalmente gratis.