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La carne rossa fa male? I falsi miti

Quando si parla di carni rosse si aprono sempre mille dibattiti, se provate a cercare su internet troverete mille ricerche diverse e mille verità diverse. La prima semi-verità più amara e anche più diffusa è quella che la carne rossa provochi il cancro, o comunque incida di più su possibile insorgenze della malattia. Appunto: incida, semi-verità…sono le parole che uso e non a caso!

Nessuno ha ancora previsto, risolto il problema di cosa fa venire il cancro, quindi tutte queste notizie a volte, sono solo frutto di ricerche che abili e impegnati ricercatori fanno in tutto il mondo, cercando di trovare i rimedi e le medicine giuste per certe malattie gravi come i tumori; e che poi però a volte vengono diffuse in maniera esagerata e senza la giusta cognizione di causa. Diffondere notizie parziali su ricerche che durano anni, decenni, prima del tempo, non fanno bene a nessuno, e non aiutano nessuno, creando solo allarmismi inutili.

E noi mamme sappiamo bene che gli allarmismi inutili fanno solo male! Quanti ne causano a noi mamme, ogni giorno, su quello che dobbiamo o non fare coi nostri bambini? Anche nel mangiare la carne…per esempio che i nostri bambini possano soffocare, ricordate?

Quindi io qui non voglio parlare di malattie gravi, che dipendono da tanti fattori, tra cui il cibo che consumiamo, ma anche il metabolismo, l’ereditarietà, ecc. ma di altri falsi miti legati alla carni rosse.

Bisogna per prima cosa capire che carne rossa non è solo quella di manzo: si intendono tutti i tipi di carne derivati da muscoli di mammifero, come la carne di manzo, vitello, maiale, agnello, montone, cavallo, e capra. Molto spesso noi quando compriamo la carne, non abbiamo neanche le competenze e le conoscenze giuste per ben scegliere, facciamoci insegnare dalle nostre mamme come si fa la spesa! Un tempo si conoscevano tutti i tagli e le proprietà dei vari animali da macelleria, oggi con i supermercati, con tutto già confezionato, si è persa la conoscenza del prodotto e delle sue qualità.

Quando si parla di carni rosse bisogna distinguere tra carne “pura” e insaccati. Sono quell’ultimi infatti quelli più pericolosi, salsicce incluse. La fettina di carne arrostita se comprata dal macellaio piccolo, di paese, con la denominazione di provenienza e molto meno pericolosa di qualsiasi derivato dalle carni rosse.

Per la carne arrostita bisogna al massimo fare attenzione alla troppo cottura, che fa sparire le proprietà nutritive e poi le parti bruciate, quelli sì non sanno molto bene! Anche l’affumicatura sarebbe da evitare, come metodo di cottura.

“Lo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) ha comunque concluso che il consumo al di sotto dei 500 grammi alla settimana non costituisce un pericolo per la salute”.

Quello che si può leggere o sentire dagli esperti e dai loro contenuti ufficiali, sulle ricerche che fanno, e che la carne è importante per la nostra nutrizione e per i valori che essa ci permette di assorbire mangiandola, ma bisogna sempre stare attenti a cotture e provenienza.
Negli ultimi anni il controllo della provenienza è aumentato grazie anche alla mucca pazza, e ormai il nostro paese ha livelli di controllo molto alti.

Bisogna semmai stare attenti quando si consuma la carne in paesi stranieri, fuori dai confini europei.

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