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L’infertilità maschile inizia nell’adolescenza: l’ultima scoperta

E’ uno dei mali della nostra società: stiamo parlando dell’infertilità, che mette a dura prova le coppie in cerca di un figlio. Come evidenziato dagli ultimi studi, la difficoltà nel concepire è dovuta prevalentemente ad abitudini alimentari sbagliate e uno stile di vita tutt’altro che corretto. L’ultimo Congresso Italiano di Pediatria, tenutosi nei giorni scorsi a Roma, ha fatto sapere che l’infertilità maschile può essere ricondotta anche ad altre cause, risalenti per lo più all’infanzia e all’adolescenza.

Secondo i più importanti pediatri italiani, sono in particolare due patologie a causare l’infertilità maschile: il criptorchidismo e la varicocele. Il primo riguarda i neonati prematuri che alla nascita non hanno un testicolo nello scroto e se non si interviene immediatamente può creare danni; la seconda, invece, è la dilatazione di alcune vene del testicolo e generalmente si presenta durante l’età adolescenziale, sebbene i ragazzi non lo trattino come un problema.

Da non trascurare anche altri fattori determinanti in adolescenza, che potrebbero condurre ad un’infertilità in età adulta. In particolare: un peso squilibrato, il fumo, l’alcol e le droghe.

Potrebbero danneggiare il testicolo anche le malattie sessualmente trasmesse quali: la chlamydia, la gonorrea, la sifilide, l’HIV, gli herpes-virus e il virus del papilloma umano. Inoltre, secondo i pediatra questo problema si presenta principalmente durante il passaggio dall’infanzia all’età adulta, perché in questo periodo il bambino che sta per diventare grande smette di andare dal pediatra e non subisce più alcun controllo.

Dunque, l’unico modo per prevenire l’infertilità maschile è quella di prevenire in fase adolescenziale e non prendere sottogamba questo problema, che potrebbe rivelarsi davvero un dramma in età adulta.