foto_integratori_allattamento

Allattamento e integratori: quello che c’è da sapere

Per sopperire al deficit, anche parziale, di elementi nutritivi durante periodi di stress o semplicemente in momenti in cui è chiesto un maggiore sforzo fisico al nostro organismo, vi sono gli integratori alimentari come ottimi alleati. Quelli per la gravidanza e per l’allattamento non sono farmaci e infatti vengono studiati proprio per essere somministrati alle donne durante queste fasi della loro vita e per aumentare la produzione del latte materno.

Gli integratori alimentari devono essere presi in considerazione durante l’allattamento al seno anche se in realtà possono essere assunti già durante la gravidanza perché forniscono un valido apporto vitaminico, nutritivo e di minerali. Vi sono quelli a base di vitamina D e di calcio (prodotti lattiero caseari), predisposti proprio per le madri che allattano.

In commercio troviamo gli integratori multi vitaminici e multi minerali che comunque devono essere consigliati dal proprio medico, perché anche se sono privi di rischi, possono, se somministrati in dosi eccessive, essere pericolosi. Poi vi sono gli integratori a base vegetale che comunque sono in generale controindicati sia durante i 9 mesi che in allattamento, perciò a ritenerli indispensabili per la dieta della mamma ci penserà soltanto il dottore poiché tutti gli integratori non devono mai essere considerati sostituti di una dieta.

La consultazione medica vale anche per gli integratori di Omega 3 specificamente DHA (acido docosaesaenoico) utili secondo nuovi studi per lo sviluppo del quoziente intellettivo (QI) dei bambini che si nutrono unicamente di latte materno. L’integratore di acido folico, che in genere è dato addirittura sin da quando si progetta una gravidanza, viene consigliato anche durante tutto l’allattamento. Ancora vi sono gli integratori di ferro, validi soprattutto per chi soffre di pressione bassa. Infine gli integratori per aumentare la produzione del latte in genere sotto forma di compresse prive di effetti collaterali, ma anche le tisane a base di finocchio aiutano proprio a favorirne la produzione.