Tumore da parto: che cos’è?

Molte di voi al loro primo bambino nato con parto naturale saranno forse rimaste sconcertate dal vedere la testa del neonato deformata, specie se l’estrazione è avvenuta con forcipe o ventosa. E tutte vi sarete sentite dire dai medici e dalle ostetriche questa frase “non si preoccupi, è un tumore da parto, si riassorbe in pochi giorni”.

In realtà, la frase non è consolante se non sai cos’è un tumore da parto, anzi rischia di essere altamente ansiogena. La parola “tumore” letteralmente vuol dire solo tumefazione e non è una formazione per forza maligna. Tecnicamente anche una cisti o un fibroma sono tumori benigni. Nello specifico, il tumore da parto è solo una tumefazione che si verifica a seguito della compressione prolungata della testa fetale lungo la discesa nel canale del parto e alla raccolta di liquidi nei tessuti molli del cranio.

Come tutti sappiamo, infatti, il cranio del feto è molto flessibile grazie alle fontanelle, cioè alle suture tra un osso e l’altro che non sono ancora del tutto saldate. Questo permette alla testa di modificare la sua forma e comprimersi durante il parto per fuoriuscire in modo più agevole. Tuttavia, se il travaglio si prolunga e il feto non è nella posizione ottimale per essere espulso, è possibile che la compressione crei un edema liquido, cioè una piccola bozza soffice che si riassorbe in pochi giorni.

E’ differente invece il caso del cefaloematoma che consiste in uno stravaso di sangue, anche esso innocuo ma che può essere dolente e pertanto non va toccato e necessita di qualche settimana per riassorbirsi. Le deformazioni del cranio vero e proprio invece dette plagiocefalia o brachiocefalia sono posturali o legate a sindromi particolari. Già nell’utero una postura scorretta può dare una deformazione del cranio. La maggior parte delle deformazioni posturali si risolvono spontaneamente, eccetto la sovrapposizione delle ossa craniche per la quale è necessario l’intervento dell’osteopata.