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Come cambia il corpo di una donna dopo il parto

Il parto naturale rappresenta un grosso impegno per l’organismo, che per affrontarlo mette in atto una serie di modificazioni ormonali e anatomiche. Dopo l’espulsione del feto e della placenta quindi non solo avrai già perso circa sei chili di peso, ma nel corpo si verificheranno dei cambiamenti che dureranno per tutto il puerperio e l’allattamento.

L’utero è il primo organo a modificarsi ancora. Subito dopo il parto il corpo dell’utero avrà già ridotto le sue dimensioni del 50%, ma ci vorranno ben 40 giorni prima che ritorni in sede, passando dall’addome alla pelvi e tornando delle dimensioni di una pera. La cervice invece, che subito dopo il parto è dilatata di 10 cm, ritorna a chiudersi in circa 7 giorni. Perché avvenga tutto questo c’è bisogno dell’ossitocina, ormone stimolato anche dalla suzione del neonato, che fa contrarre l’utero affinché tutto ritorni come prima. Le contrazioni nei giorni successivi al parto possono essere percepite come dolorose e vengono definite morsi uterini.

Il coccige, l’ultimo tratto della colonna vertebrale subisce una retropulsione durante l’espulsione, quindi potrebbe risultare dolente nei primi giorni dal parto. Si consiglia in questi casi l’utilizzo di cuscini per sedersi o delle apposite ciambelle.

Il seno aumenta di dimensioni a seguito della montata lattea, pertanto è normale una sensazione di tensione e una maggiore sensibilità ai capezzoli. Per prevenire smagliature e altri danni al seno come mastiti, ingorghi e ragadi, è utile una preparazione durante la gravidanza, con massaggi e fitostimoline.

I muscoli del perineo, che hanno subito un forte stiramento durante il parto, sono più deboli per i primi giorni e si potrebbe soffrire di una leggera incontinenza urinaria. Questo rientra nella fisiologia purchè si assesti entro due settimane, altrimenti è necessaria una riabilitazione perineale. Spesso in questa regione possono esserci dei punti, che cadranno spontaneamente in sette giorni. Si tratta della sutura di una eventuale episiotomia o di piccole lacerazioni. Gli inconvenienti patologici che riguardano il perineo sono le lacerazioni importanti che interessano anche l’ano e la mucosa rettale. Per prevenire i danni sul perineo è importante allenarlo con esercizi specifici già durante la gravidanza.

Le perdite ematiche nel post parto vengono dette lochiazioni e sono il risultato dello sfaldamento della mucosa uterina che è servita alla formazione della placenta in gravidanza. Queste perdite passeranno dall’essere abbondanti e rosso vivo, a diminuire via via diventando rosa e poi gialle-biancastre in circa tre o sei settimane.

L’amenorrea, cioè l’assenza del ciclo mestruale invece, inteso come riassestamento dell’asse ormonale e dell’ovulazione, generalmente dura due o tre mesi nelle donne che non allattano, e per quattro-otto mesi in quelle che allattano. Tuttavia non essendo in grado di prevedere perfettamente i tempi, c’è comunque il rischio di rimanere incinte durante l’allattamento ed è dunque necessario utilizzare una adeguata precauzione alla ripresa dell’attività intima, che può avvenire dopo sei settimane dal parto se non ci sono altre controindicazioni.