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Allattamento al seno: regole per allattare bene e a lungo

Quante volte le mamme, tornate a casa dall’ospedale, hanno dubbi riguardo l’allattamento? Purtroppo questa è un argomento importante e delicato, che durante i giorni che susseguono il parto, vengono sottovalutati. La questione più importante da non sottovalutare è quella del modo e dei tempi dell’allattamento, soprattutto nelle fasi iniziali, per poter abituare il proprio figlio all’attaccamento al seno, ma, soprattutto per promuoverlo.

Innanzitutto, una regola per farlo attaccare al seno facilmente, è quello di evitare aggiunte di latte artificiale, tettarelle, biberon e ciucci. Sicuramente i primi giorni saranno difficili, poiché il neonato deve prendere confidenza con il seno, con la posizione, e capire anche lui i propri tempi della fame e sonno.

La posizione per la mamma deve essere comoda e stabile; anche quella del bambino non deve essere sottovalutata: deve avere il tronco e la testa ben in asse tra loro. Di conseguenza, l’ attaccamento deve essere tale che la bocca del neonato prenda tutta l’aoreola, in modo da prevenire le ragadi.

Molte volte viene riferito alle neo mamme che la poppata deve essere dieci minuti a seno, che può aumentare il latte prendendo anche l’ aggiunta, bhè sarebbe meglio evitare. Innanzitutto, il latte ricco più di nutriente è l’ultimo, quindi è preferibile far prendere un seno a poppata e non dare latte artificiale, per non farlo confondere con il seno e il biberon. Sicuramente, prendere il latte dal biberon è molto meno faticoso che prenderlo al seno, questo perché, con la suzione al seno, i neonati si stancano più facilmente, e spendono più energia.

Soprattutto, nelle prime settimane, richiedono il latte spesso e poco, in quanto il loro stomaco è piccolino; nel susseguirsi del tempo, crescendo, lo stomaco, richiede poppate un pò meno frequenti, ma prolungate. Dunque, almeno all’inizio, sarebbe meglio allattare ogni tre ore circa.