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Differenza fra porta enfant, culla-lettino, lettino con sponde e lettino Montessori

Quando si aspetta un bambino si inizia a provvedere al suo primo corredino e se c’è la disponibilità si prepara sempre in anticipo anche la stanzetta dove dormirà. Così ecco che i neo genitori incominciano a volte ad acquistare oggetti inutili, confusi dalle chiacchiere delle commesse che cercano di propinare elementi di arredo o anche culle che verranno usate pochissimo, per poi comprare e cambiare nel giro di pochi anni numerosi letti per il figliolo. Leggiamo assieme le differenze fra porta enfant (tipo cesta in vimini, navicella del trio), culla-lettino, lettino con sponde e lettino Montessori.

Il Porta enfant viene usato soprattutto i primi 3 mesi perché crescendo il bimbo non ci entra più. Nello specifico non è altro che la “navicella” del carrozzino trio che oltre ad esso comprende altri due elementi, ossia ovetto e passeggino. A volte alcuni genitori decidono di far dormire il proprio neonato in un porta enfant fatto in “vimini“, una cesta da usare appositamente in casa, per poi utilizzare quello del trio solo quando si esce, mantenendo così un’igiene casalinga.

La culla-lettino è molto più grande di un porta enfant, è in legno ed è adatto a partire dai 6 mesi fino ai 4 anni.. La distanza fra le sbarre deve essere fra i 6 cm e non più dei 7,5 cm, l’altezza corretta per la sponda è di 60 cm e una volta abbassata sarà alta 20 cm, così quando il bimbo sarà in grado di camminare, potrà scavalcarlo. Per i piccoli che vi dormono sin dai 6 mesi è opportuno inserire all’interno i classici paracolpi o caramelle legate alle sbarre per evitare che il bebè si incastri o sbatta la testa mentre dorme.

Il lettino con sponde viene usato dai 4 anni, in commercio ce ne sono di allungabili a seconda della crescita del bambino e con sponde removibili. In questo modo si asseconda la fisicità del bambino e se si acquista uno degli ultimi modelli super tecnologici questo letto, molto simile a quello per gli adulti, accompagnerà le dormite del piccolo anche fino all’adolescenza.

Arriviamo in fine al letto Montessori, che è comunemente usato negli asili nidi ed è concepito per bambini piccolissimi. Rispetta il metodo montessoriano riguardante l’autonomia del bambino negli spazi, perché essendo il materasso poggiato su di un piano rigido di legno alto non più di 20/25 cm dal pavimento, incorniciato da basse sponde, il bambino vi accede da solo senza chiedere aiuto. Molte madri o anche alcune scuole, attrezzano questa tipologia di letto usando un materassino da terra, un futon da accostare al muro, il cui problema maggiore resta ovviamente la polvere.