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Artrite Idiopatica Giovanile: è possibile recuperare l’altezza perduta

Si chiama Artrite Idiopatica Giovanile sistemica ed è la forma più grave di artrite cronica in età pediatrica (esordisce tra i 2 e i 6 anni), in media colpisce 1 bambino su 30 mila e nella forma più grave bloccare il corretto sviluppo della statura. Per fortuna di recente è stato fatto un importante passo in avanti nella cura attraverso uno studio clinico coordinato dall’ospedale ‘Bambino Gesù’ di Roma che ha dimostrato la possibilità per i bambini affetti dalla malattia di recuperare l’altezza perduta. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica ‘Arthritis and Rheumatology’.

Innanzitutto capiamo meglio di cosa si tratta. L’Artrite Idiopatica Giovanile è una malattia cronica caratterizzata da un’infiammazione forte e persistente delle articolazioni. I sintomi più comuni sono un forte dolore, febbre alta, gonfiore diffuso e una mobilità molto limitata. In pratica il piccolo che ne soffre è costretto a trascorrere ore a letto. Il termine ‘idiopatica’ sta a indicare che ancora non se ne conosce la causa.

Per quanto riguarda lo studio clinico, si è trattato di una sperimentazione durata 5 anni e finita proprio all’inizio di quest’anno, condotta su 112 bimbi affetti dall’AIG e seguiti presso una cinquantina di centri di reumatologia pediatrica sparsi nei quattro continenti. Lo studio si è concentrato sull’inibizione dell’interleuchina-6, una delle molecole-guida dell’infiammazione presente in grande quantità nei giovani pazienti. I ricercatori hanno cambiato strategia usando non più farmaci che inibiscono la risposta dell’intero sistema immunitario, bensì quelli che agiscono soltanto nei confronti di una delle molecole-guida che è causa dell’infiammazione.

In questo modo è stata dimostrata la possibilità controllare maggiormente la malattia e di recuperare l’altezza perduta con un incremento medio di 3 centimetri all’anno.

“Un’altra buona notizia – spiega il dottor Fabrizio De Benedetti, responsabile di Reumatologia e del Laboratorio di Ricerca di Reumatologia del Bambino Gesù – è che alcuni dei bambini sottoposti a terapia, oltre a mantenere l’artrite in remissione, a un certo punto possono perfino sospendere il farmaco e non ricadere più nella malattia stessa. Questo significa che il sistema immunitario del paziente si ‘resetta’ e torna a funzionare in maniera appropriata. I dati sono ancora preliminari, ma tutto questo deve generare un senso di ottimismo: soprattutto da parte dei genitori. L’artrite idiopatica giovanile in tutte le sue forme, infatti, fino a poco tempo fa era considerata la causa principale di handicap acquisito in età giovanile, mentre ora non lo è più”.