foto_massaggio_gravidanza

Massaggio in gravidanza: come farlo al meglio

Al giorno d’ oggi, la gravidanza è vista come un susseguirsi di analisi, ecografie ed amniocentesi. Le donne vengono lasciate sole, nell’oblio di migliaia di dubbi, incertezze, cercando sicurezza in medici e risultati di analisi. Intorno a loro predomina confusione, insicurezza, e si fa più attenzione sulle loro paure e sul cambiamento del proprio corpo, senza mai chiedersi: “Io come sto veramente?”.

Esistono varie metodiche di rilassamento per poter prendere coscienza di se, per riuscire a capire cosa veramente gli sta dicendo il loro corpo. L’aromaterapia, con vari olii essenziali, a seconda del trimestre di gravidanza, aiuta il rilassamento e il benessere psicologico. Il massaggio è una di queste metodiche di rilassamento che porta ad una comunicazione con il feto all’interno dell’utero. Non a caso sono molte le donne che affermano che dopo aver fatto uno di questi massaggi, si sono veramente sentite in comunicazione con il proprio figlio.

Anche attraverso l’aiuto della musicoterapia, avviene il raggiungimento di un benessere interiore, in modo tale da sentire a tutti gli effetti il proprio corpo e prendere una pausa dall’ ambiente che le circonda.

Voi, future mamme, vi siete mai domandate: “Non ho mai tempo per me, come posso trovare un modo per stare bene e rilassarmi?”. Il massaggio aiuta ad arrivare a questo obiettivo, prendendo una pausa da tutto e da tutti, trovando un vero legame con il figlio che si tiene in grembo. L’importante è che venga svolto da una figura professionale, perché ci sono vari punti del corpo che NON devono essere toccati per evitare contrazioni uterine; esistono per questo, vari tipi di tocco: aria, acqua, fuoco e terra. In ogni trimestre, c’è quello predominante.

Questo porta al rilassamento del feto, il quale, essendo massaggiato sul pancione, subisce a sua volta i benefici di questa pratica. Lo scopo di tutto questo è un rilassamento totale. Dopo la nascita, lo porterà al baby-massage, tecnica che riconoscerà, o gli sembrerà familiare, perchè fatto in vita prenatale.

Come scrive Verena Schmid, ostetrica da 25 anni: “Mani che raccolgono, mani che palpano, mani che leniscono, mani che rassicurano, mani che contengono, mani che esplorano, mani che massaggiano, mani che invadono, mani che spremono, mani che leggono, mani che capiscono, mani con gli occhi, mani che raccontano, mani che si contorcono, mani che si aprono, mani che benedicono, mani che consolano, mani che asciugano le lacrime, mani che avvolgono, mani che accarezzano, mani che gioiscono, mani lievi, mani dure, mani che profumano del primo profumo della vita”.