Allattamento e farmaci: le nuove linee guida del Ministero

L’ allattamento è un momento molto importante sia per il neonato che per la mamma, proprio perché non solo garantisce la crescita e il nutrimento del piccolo, ma provvede a far divenire sempre più saldo il legame tra i due. L’allattamento assicura una serie di benefici, così che tanto più a lungo si allatta, tanto maggiori saranno gli esiti positivi derivati.

Nonostante ciò, è sempre opportuno tenere sotto controllo l’ allattamento in relazione all’ eventuale uso di farmaci. Infatti, negli ultimi mesi il Ministero della Salute ha dato delle indicazioni ben precise circa il rapporto farmaci-allattamento. L’ allattamento al seno va sospeso solo ed esclusivamente nel momento in cui vi siano reali controindicazioni o in seguito a scelta ponderata da parte della madre.

Prima regola in assoluto? Abolire assolutamente il “fai da te” ed il ricorso ai farmaci senza riferimento al medico. Anche l’ assunzione di alcuni medicinali aboliti in gravidanza può essere valutata dall’ esperto, senza timori di interferenze con la naturale nutrizione del piccolo.

Ecco alcuni punti chiave delle nuove linee guida su Farmaci e Allattamento:

  • Alcune terapie per patologie croniche, come ad esempio l’ uso di insulina per il diabete, se utilizzate nelle corrette dosi, non creano alcun ostacolo all’ allattamento;
  • E’ opportuno che qualsiasi farmaco assunto nel puerperio venga preso dopo la poppata, in modo da poter essere smaltito dal metabolismo e da far arrivare al neonato la minor quantità possibile di farmaco;
  • E’ necessario osservare e tenere in considerazione possibili effetti collaterali sul neonato a causa dei farmaci assunti, avendo la possibilità di interrompere momentaneamente l’ allattamento, avvertendo tempestivamente il personale di competenza appena dovessero essere percepiti campanelli d’ allarme non rassicuranti;
  • La compatibilità tra uso del medicinale e salute del neonato (sempre valutata sulla base di probabili rischi) deve essere analizzata dal medico di base o dal pediatra, non dimenticando mai le “tante verità scritte sul bugiardino” (il foglietto illustrativo riposto in ogni farmaco) ;
  • Se si deve far uso di farmaci per un breve periodo di tempo, è possibile per la mamma tirare il latte, gettarlo e riprendere l’ allattamento in un secondo momento senza alcun rischio per il neonato;
  • Se non si conosce il periodo preciso in cui dovrà essere sospeso l’ allattamento, è possibile anche tirare il latte quotidianamente e metterlo da parte, così da poter essere conservato in frigo a temperatura di 4 °C per 4 giorni oppure conservato nel freezer a -20°C per 6 mesi.

Un’ altra sezione a parte delle nuove linee guida per Farmaci e allattamento fa riferimento agli operatori sanitari, incitando in vari punti i professionisti ad una elevata attenzione nei confronti di un argomento così delicato.

In tutti i casi, l’ allattamento è una elemento basilare per la vita del piccolo (proprio perché tra i tanti aspetti positivi il più importante riguarda il rafforzamento delle difese immunitarie) e della mamma. Ragion per cui è d’ obbligo tutelare l’ allattamento in ogni singola situazione presentata e rispettare ogni punto citato dal Ministero della Salute.

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