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I genitori elicottero: quando l’ansia per i figli è troppa

L’attuale generazione di genitori si ritrova a vivere in una società dove regna l’incertezza del domani e il timore di un futuro poco chiaro. Purtroppo tutto questo è una realtà ormai conclamata ma, in qualità del ruolo di genitori al quale siamo chiamati dobbiamo fare il possibile per non farlo pesare ai nostri bambini che rischiano di lasciarsi schiacciare da tutte queste ansiose pressioni con conseguenze sul loro sviluppo psicologico ed emotivo.

Il termine inglese “helicopter parenting” ovvero “genitori elicottero” indica proprio quella categoria di genitori che ronzano con troppa ansia attorno ai loro bambini. Si tratta di una eccessiva presenza non solo fisica ma anche psicologica. A scuola, nelle attività extra scolastiche, nel tempo libero e nello sport seguono costantemente i loro figli, li assecondano in ogni richiesta, rispondono ad eventuali bisogni prima ancora che si presentino realmente, cercano di non far incorrere i figli in eventuali errori da loro commessi in passato, li mettono in guardia su tutto e tutti anche esasperando in negativo ogni situazione.

Insomma non permettono ai piccoli di sperimentarsi e di mettersi in gioco per conoscere e valutare  i loro punti di forza e anche i loro limiti. Impediamo, così,  un normale sviluppo psicologico fatto anche di ostacoli da superare, di sconfitte da metabolizzare e di errori da correggere. Tutto questo genera figli sempre più insicuri e dipendenti, troppo timorosi e poco intraprendenti.

Questi atteggiamenti iperprotettivi possono indurre anche stati emotivi di eccessiva tristezza, demotivazione,  sfiducia e disinteresse per qualsiasi attività. Non dobbiamo mentire o nascondere la realtà ma essere comunque sinceri ed incoraggianti. Mostriamo il nostro punto di vista comunque ottimista dinanzi alle difficoltà. Motiviamo, sosteniamo e  diamo fiducia ai nostri piccoli incoraggiandoli e sostenendo lo sviluppo della loro personalità.

Siamo ben lontani dal voler incitare uno stile genitoriale trascurato e disinteressato ma come sempre un atteggiamento equilibrato e non sbilanciato in uno dei due sensi è la miglior soluzione.