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Insulinemia alta e omocisteina in gravidanza: come evitarle

Ai fini di una buona salute, la cosa fondamentale, si sa, è un’alimentazione sana ed equilibrata. Spesso in gravidanza, mangiare bene corrisponde al primo accorgimento da tenere per vivere questo periodo nel migliore dei modi e senza problemi. L’insuliemia alta e la presenza di omocisteina nel sangue materno sono due condizioni che sarebbe opportuno cercare di evitare, perché entrambi portatrici di svariate problematiche sia per la mamma che per il bambino. Ma vediamo nei dettagli cosa sono, come riconoscerle ma soprattutto come evitale!

L’insulina è un ormone, prodotto nel pancreas, molto importante per il metabolismo e l’utilizzo di energia, assimilata con l’assunzione di determinati alimenti, soprattutto il glucosio. Valori alti di insulina in gravidanza si possono riscontrare mediante le analisi del sangue, con cui si può verificare anche la presenza e concentrazione di glucosio. Valori sballati sono indice di diabete gestazionale.

Si deve approfondire il discorso esami clinici, in generale se si osservano uno o più di questi sintomi: aumento della sete; produzione di urina aumentata; infezioni frequenti; nausea e vomito (in realtà di poca rilevanza, perché spesso presenti in gravidanza); disturbi e abbassamento della vista.

Anche l’omocisteina, come l’insulina, è strettamente legata all’alimentazione. C’è da dire che questo amminoacido è poco considerato, ma la sua presenza si rivela molto insidiosa e le sue conseguenze, tanto minacciose quanto latenti. Infatti Alte concentrazioni di omocisteina nel sangue possono aumentare il rischio di ictus e infarto.

Specie in gravidanza le conseguenze della presenza di omocisteina in eccesso sono molteplici e fatali, come ad esempio le malformazioni fetali, il rischio di aborto spontaneo, ritardi di crescita del feto, gestosi e distacco di placenta. Questo avviene proprio perché placenta e utero sono altamente vascolarizzate e l’omocisteina va ad agire proprio ostruendo grandi e piccoli vasi, quindi provocandone il malfunzionamento.

Per prevenire l’accumulo di omocisteina bisogna prima di tutto osservare le regole fondamentali dell’alimentazione corretta, escludendo cibi ricchi di proteine e grassi animali e preferendo frutta e verdura a dosi massicce, che tra l’altro, fanno anche molto bene. Inoltre è consigliata l’assunzione di acido folico e di vitamine importanti come la B6 e la B12.

Ma vediamo intanto i valori di riferimento, sotto i quali non bisogna preoccuparsi ne del diabete ne della presenza di omocisteina nel sangue: Nel caso dell’insulina, dopo l’assunzione di 75g di glucosio e nell’esecuzione della curva da carico“. durante i tre prelievi i valori dovrebbero essere glicemia >di 95mg/dl a digiuno, dopo un’ora >180mg/dl e dopo due ore >150mg/dl.

Nel caso dell’omocisteina invece essa deve tenersi in un valore tra 5 e 15 micromoli per litro. L’omocisteina c’è da dire, può anche essere bassa in gravidanza, ma ciò non deve destare preoccupazioni, in quanto questa condizione diventa addirittura un fattore di protezione contro diverse complicanze possibili.