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Come togliere il ciuccio attraverso tre semplici fasi

Un problema spesso lamentato dalle mamme è quello di eliminare definitivamente il ciuccio: la soluzione è facile, ma richiede forza di volontà. Durante la mia attività professionale, ho visto mamme con occhi sgranati per le notti passate in bianco tra strilli atroci e tremende torture, disperate, utilizzare seni finti, biberon, musica ed altro, ma credetemi è estremamente semplice aiutare i bambini a rinunciare a quest’oggetto tanto amato. Di seguito le fasi più importanti per dire definitivamente addio al ciuccio.

Fase 1: DECISIONE
Se si decide di togliere il ciuccio, bisogna farlo senza ripensamenti, nessuno o nulla dovrà distoglierci dal farlo! Una piccola attenzione: cercate di farlo in un momento nel quale, ad esempio, non state tentando di farlo stare nella cameretta da solo; il bimbo potrebbe sentirsi abbandonato quindi è consigliato eseguire un passo alla volta.

Fase 2: PARLARE CON LUI
Raccontare la solita favola serale prima di addormentarsi o le preghiere (insomma, quello che preferite), l’importante è spiegare al bimbo che ora è diventato grande e che il ciuccio rovina il palato. La sicurezza con la quale verranno dette le cose al bambino garantirà la sua serenità, per cui, mi raccomando cari mamme e papà, siate sicuri di voi stessi!

Fase 3: LASCIARLO ADDORMENTARE SEMPLICEMENTE
Ad alcuni bambini basta questo, ma nel 90% dei casi non funziona! Cosa fare allora: farlo piangere, resistendo alla tentazione di cedere alle sue richieste… resistete… resistete… e resistete! Tornare sui vostri passi, significherebbe, non aver dato valore alle vostre parole ed inoltre farebbe capire che al suo pianto segue la risposta ciuccio! Si chiama riflesso condizionato, pianto uguale ciuccio! Non soddisfare invece le richieste del nostro cucciolo, significa invece pianto ovvero non ottengo nulla, niente ciuccio!

Inoltre, mettereste in moto un altro meccanismo psicologico: quello della slot machine, lo stesso meccanismo che obbliga psicologicamente i giocatori patologici a continuare a giocare poiché consente di ricevere il premio ogni tanto! Quindi se continuaste a restituire anche, a volte, il ciuccio in seguito al suo pianto gli fareste comprendere che qualche volta alle lacrime si riceve il ciuccio! Dunque, se piango forte uguale ogni tanto ricevo il ciuccio e non deve essere assolutamente così!

Non mi resta che augurarvi buon lavoro: siate costanti, non ritornate mai sui vostri passi e non dubitate perché senza fatica raggiungerete lo scopo! In bocca al lupo, anzi al bimbo! 

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